L'odierna seduta del consiglio regionale, tornato al Palazzo dell'Emiciclo dell'Aquila si è sciolto intorno a mezzogiorno per mancanza di numero legale. Una seduta in tono minore, con interrogazioni ed interpellanze cadute nel vuoto per l'assenza in aula degli assessori competenti, e che sarà ricordata per l'approvazione di norme sulla tutela delle piante di olivo, e per alcuni passaggi legislativi inerenti il piano di viabilità e norme in materia di difesa del suolo.
L'atmosfera sarebbe stata ben più spumeggiante se in aula fosse approdato il disegno di legge sulla stabilizzazione dei precari della Regione. Questa mattina si sono riunite la prima e seconda commissione, che hanno semplificato la norma, pronti in agguato in aula emendamenti volti ad allargare la rosa di aventi diritto alla stabilizzazione. La battaglia è rimandata.
Va ricordato a tal proposito che una recentissima direttiva del ministro uscente Nicolais limita le stabilizzazioni solo a i precari di lungo corso, ovvero a chi ha maturato 36 mesi di lavoro in cinque anni. Inoltre sottolinea che un ente non è affatto obbligato a stabilizzare. Qualcuno calcola che applicando questi criteri in Regione gli aventi diritto sarebbero non più di cento precari, meno della metà di quelli segnati nel famigerato elenco di aspiranti, oggetto di interesse della Procura.
Per il resto la l'attenzione politica si è concentrata sulle ripercussioni del risultato del voto a livello locale e sul rimpasto di giunta. Continua a tal proposito dentro l'Italia dei valori il braccio di ferro per il posto da assessore, tra Augusto Di Stanislao e Bruno Evangelista, che rivendica la precedenza per anzianità e merito: "Ricordo sommessamente che l'Italia dei valori in Abruzzo l'ho fondata io..."
Insistenti le voci poi dell'avvicendamento all'assessorato alla cultura tra Betty Mura e la consigliera Daniela Santroni. Interpellato sull'ipotesi il consigliere veterano di Rifondazione Comunista Angelo Orlando se la cava con una battuta molto dorotea: "Evidentemente è una questione marcatamente femminile, non posso entrare nel merito."
Infine il consigliere Udc Mario Amicone torna sul caso Rodolfo De Laurentiis, che ha perso il posto in Parlamento perchè il secondo in lista Ferdinando Adornato ha scelto di farsi eleggere in Abruzzo e non in Campania. Nessuna vendetta dai vertici del partito, sottolinea però Amicone, per la scelta dell'Udc abruzzese di appoggiare il Partito Democratico a Francavilla.
Ultima nota, condita di orgoglio: la diretta web di www.abruzzo24ore.tv dal Palazzo dell'Emiciclo ha registrato un grandissimo successo, sia in termini di visite, sia di approvazione per la qualità del servizio offerto. Un grazie a Luca e Alessandro Di Giacomantonio, rispettivamente alla parte giornalistica e alla parte tecnica.
FT