Selex: nuovo stabilimento dell'Aquila svanito nel nulla, sindacati sollecitano Finmeccanica

24 Gennaio 2012   09:42  

Le RSU della Selex Elsag di L’Aquila chiedono alla direzione aziendale ed ai vertice della capogruppo, Finmeccanica, di fare chiarezza sul progetto per la costruzione di un nuovo sito previsto nel capoluogo abruzzese. "All’indomani del sisma del 2009 - ricordano le Rsu in una nota - l’allora AD di Selex Communication (oggi SelexElsag) ed i vertici di Finmeccanica, rassicuravano i dipendenti del sito aquilano e sbandieravano all’Italia intera l’intenzione di non abbandonare la città e la volontà di ricostruire, nel giro di un paio di anni, il sito distrutto dal terremoto.

I lavoratori aquilani, forti di queste promesse hanno fatto sacrifici enormi lavorando, pur con l’angoscia nel cuore, presso altri stabilimenti ed hanno accettato, all’inizio del 2010, di ritornare all’ Aquila in una sistemazione temporanea pur di non perdere questo importante presidio in una città già messa a dura prova dalla catastrofe dell’aprile 2009. Nei mesi successivi al terremoto i vertici aziendali, indicevano una conferenza stampa nella quale annunciavano alla popolazione aquilana la volontà di costruire un sito che potesse raggruppare le due realtà aquilane (SelexElsag e Thales Alenia Space) che afferiscono alla galassia di Finmeccanica.

Viene presentato così un progetto di massima del nuovo stabilimento e nel frattempo si identifica un’area idonea, si procede alle pratiche di legge per ottenere i terreni ed avviare le procedure per il cambio di destinazione d’uso dell’area ed in ultimo si affida la realizzazione di questo grande progetto ad una delle società di Finmeccanica, FGRE.

Come punto di raccordo di tutti i soggetti interessati (aziende, parti sociali, istituzioni locali, la provincia dell’Aquila, la regione Abruzzo, il consorzio di gestione della nuova area ecc.) viene istituito un tavolo di lavoro presso la sede della prefettura di L’Aquila. Attraverso una serie di riunioni si aggiornano i soggetti interessati sullo stato dei lavori e si fanno presenti le difficoltà e le future pianificazioni.

Ad oggi, a quasi tre anni dal sisma, del progetto esecutivo della SelexElsag non vi è ancora traccia, mentre la Thales Alenia Space ha già affidato i lavori alla ditta vincitrice dell’appalto. Nelle varie riunioni in prefettura abbiamo assistito ad un ridimensionamento del progetto iniziale della SelexElsag che tra una riunione e l’altra è passato da essere un’opera che interessava 8000 metri quadri agli attuali 6000. La spiegazione addotta, una rivisitazione degli spazi interni ed una diversa forma dell’edificio finale, ha lasciato molti dubbi.

Tutto fa pensare - proseguono i sindacati - che questa decisione sia legata, molto verosimilmente, ad un ridimensionamento che abbassi la quota di affitto che la SelexElsag dovrebbe pagare ad FGRE che sarà di fatto la proprietaria del nuovo edificio. Nell’ultima riunione in prefettura l’azienda si era impegnata a presentare il progetto esecutivo entro l’inizio dell’anno. Ad oggi, intorno a questa vicenda c’è un silenzio assordante da parte di tutti. Le istituzioni locali sembrano aver dimenticato la necessità di questo sito per tutti i lavoratori, ma anche l’opportunità che lo stesso rappresenta per una città che è proprio con il lavoro che deve ripartire.

La struttura aziendale si nasconde con le solite frasi di circostanza che evidenziano solo un immobilismo preoccupante ed individua nella capogruppo l’unico soggetto in grado di poter rispondere in merito alla questione. Finmeccanica, da parte sua, tace e lo fa anche quando alcuni suoi rappresentanti partecipano alla manifestazione simbolica per la posa della prima pietra del nuovo stabilimento di Thales Alenia Space. Non è sfuggito ai lavorati della SelexElsag, l’assenza di un qualsiasi riferimento nell’articolo sulla intranet di Finmeccanica che riportava con enfasi la partecipazione all’evento, ma che purtroppo dimentica di citare che questo progetto doveva riguardare anche una sua controllata (100%) oltre che una società, la Thales Alenia Space, la cui quota societaria è solo del 30% .

I lavoratori sono stanchi delle promesse vane fatte fino ad ora. Di volta in volta queste posticipano a data da destinarsi la presentazione del progetto, il planning per l’assegnazione dei lavori e di conseguenza la data in cui si potrà finalmente usufruire di questo nuovo stabilimento. Crediamo che come lavoratori, ma anche come RSU, abbiamo dato prova di maturità nel corso di questi anni, cercando ogni volta di capire le diverse situazioni che si sono succedute, ma, ad un certo punto, è necessario arrivare ad una sintesi che dia certezze a chi ha sempre creduto in questa azienda ed ha, nonostante le mille difficoltà avute dopo il sisma dell’aprile del 2009, lavorato affinché venisse aumentato il fatturato ed i suoi prodotti potessero essere all’avanguardia. Abbiamo già chiesto alla prefettura di indire un incontro con i massimi vertici della struttura aziendale e di Finmeccanica per avere, questa volta, date certe sulla realizzazione del nuovo sito.

Chiediamo all’azienda di far arrivare dei messaggi chiari e incoraggianti che possano tranquillizzare tutti i lavoratori, che temono che tutta questa vicenda possa finire come una delle tante promesse fatte sotto l’emozione e l’emergenza del terremoto, cioé in una bolla di sapone.


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