Truffa, falso, abuso d'ufficio, usurpazione di pubbliche funzioni: sono i reati ipotizzati dalla Procura della repubblica di Teramo nei confronti di amministratori del comune di Pineto, del comandante dei vigili urbani dello stesso comune e dei titolari della ditta che ha installato e gestito i cosiddetti T-Red, ossia quelle apparecchiature che installate nei pressi di un incrocio fotografano i veicoli che passano con il semaforo rosso. L'inchiesta e' scattata nel 2007, quando l'amministrazione comunale fece installare ai semafori le apparecchiature che provocarono accese polemiche e indussero la Prefettura di Teramo ad archiviare ben 3.500verbali relativi ad infrazioni rilevate dal sistema. La Procura affido' le indagini alla Polstrada di Teramo che ha acquisito, nei mesi scorsi, un'ingente documentazione riguardante il modo in cui i fotogrammi venivano scaricati e sviluppati dalla ditta Ct Esse. La ditta, secondo i risultati dell'indagine, dopo aver contattato amministratori comunali e vigili urbani locali, stipulava un contratto di comodo con indennizzo previsto in percentuale sull'introito delle multe oblate. Veniva installata l'apparecchiatura ai semafori e variati i tempi di esposizione del giallo in modo tale che l'automobilista in transito non aveva tempo sufficiente a liberare l'incrocio in caso di passaggio tra il verde e il giallo. Inoltre, venivano cestinate tutte le violazioni poco redditizie per la ditta ( la verbalizzazione di multe a veicoli stranieri, Croce Rossa, polizia, carabinieri) senza trascurare o vizi di legittimita' che presentavano gli atti amministrativi. Adesso verra' avviata un'indagine anche sulla gestione degli autovelox, soprattutto presso quei comuni che hanno usato l'apparecchiatura al solo scopo repressivo e non connesso a servizio di polizia stradale.
(AGI)