Semifinale di ritorno play-off Aprilia-Teramo 0-1. Iazzetta trascina il Diavolo in finale

02 Giugno 2013   19:30  

Missione compiuta: il Teramo gioca meglio e vince sul filo di lana per 1-0 contro l’Aprilia, grazie ad un guizzo di Ciro Iazzetta nei minuti finali, raggiungendo una meritatissima finale tutta abruzzese contro l’Aquila, uscita vincitrice dal doppio confronto con il Chieti. Sono stati dunque premiati la maggiore grinta e la voglia di vincere dei biancorossi, che dopo reiterati tentativi andati a vuoto (si è fatta sentire l’assenza di Andrea Bucchi in avanti…) è riuscita a bucare la difesa di un’Aprilia interessata quasi esclusivamente a salvaguardare il pari, pur senza disdegnare di rendersi insidiosa in più di un contropiede.

Nessuna sorpresa nell’undici iniziale schierato da Roberto Cappellacci con l’ormai consueto 4-4-2: Serraiocco in porta, coppia di centrali difensivi composta da Ferrani e Speranza, sulle corsie rispettivamente De Fabritiis e Scipioni, a centrocampo da destra a sinistra De Stefano, Valentini, Coletti e Foglia, ed in avanti la coppia Olcese-Ambrosini. Unica decisione inattesa, la scelta del tecnico giuliese di relegare Novinic in tribuna.

Primi minuti di studio, poi il Teramo, condannato a vincere, inizia a mostrare maggiore propositività. La prima occasione degna di nota per i biancorossi ha luogo al 9’, con un cross di Ambrosini che trova la debole inzuccata di Olcese, che termina alto sulla traversa. L’Aprilia non sta a guardare, ed anzi dimostra subito dopo di voler vincere per evitare sorprese, e si rende pericolosa all’11’ con un colpo di testa di Ferrani su cross di Criaco che si spegne sul fondo. Ma è il Teramo, per evidenti motivi, ad attaccare con la maggiore determinazione: per due volte Olcese ha buone occasioni per aprire le marcature, ma sia al 13’ (tiro alto su cross rasoterra di Ambrosini) sia al 19’ (debole colpo di testa che finisce tra le braccia di Di Vincenzo) l’italo-argentino non riesce a finalizzare. Al 23’, tuttavia, sono i padroni di casa ad andare ad un passo dal vantaggio, con un colpo di testa di Gomes deviato da Serraiocco in angolo non senza difficoltà. Dal successivo corner non scaturisce alcun pericolo, ed è anzi il Diavolo a riproporsi ancora in avanti, prima di nuovo con un tiro di Olcese al 24’, bloccato con facilità dall’estremo locale, poi soprattutto al 30’ con Ferrani che, sugli sviluppi di una punizione di Coletti, calcia al volo trovando però la pronta risposta dell’attento Di Vincenzo. Come nella gara d’andata, l’Aprilia preferisce non scoprirsi ed agire di rimessa, ma ogni volta che lo fa crea apprensione nella retroguardia biancorossa, come al 33’, quando un tiro da media distanza di Ferrari esce di un soffio al lato del palo destro della porta difesa da Serraiocco. Dopo due soli minuti, al 35’, i laziali mettono ancora paura alla difesa teramana: sugli sviluppi di una punizione, Gomes prende palla e conclude a rete, ma è bravo Serraiocco a respingere. Al 40’ ancora un brivido per il Diavolo, allorché sugli sviluppi di un angolo Serraiocco esce in maniera alquanto approssimativa, costringendo De Fabritiis a sbrogliare a fatica e mettere di nuovo in corner, sugli sviluppi del quale è ancora Gomes a raccogliere palla e calciare in porta, cogliendo l’esterno della rete.

Non accade altro negli ultimi scampoli di prima frazione, e dopo l’intervallo è nuovamente il Teramo a partire forte in avanti, tant’è che già al 48’ su angolo Scipioni impatta di testa, spedendo alto di un nulla. A seguire, dopo un minuto, l’Aprilia conclude malamente un bel contropiede con Gomes che calcia alle stelle, ma sono nuovamente i biancorossi a creare interessanti presupposti in avanti, con due conclusioni da fuori al 53’ ed al 57’, ma prima De Stefano e dopo De Fabritiis non inquadrano lo specchio della porta. Come nel primo tempo, anche nel secondo è il Teramo a mostrare maggiore propositività. Al 68’ ennesima occasione per il Diavolo, con Ambrosini che calcia a rete e costringe Di Vincenzo ad una difficile parata. Al 70’  sono però i laziali ad insidiare nuovamente la porta teramana, quando sempre Gomes, sempre sugli sviluppi di un angolo, riesce a calciare ma tira alto sulla traversa. Sono comunque i biancorossi a fare la partita, e dopo un minuto, al 75’, una convulsa azione offensiva mette in condizione il neo entrato Petrella di calciare a rete, ma la sfera è deviata in angolo da un difensore laziale. Ma la determinazione del Diavolo trova il giusto premio all’82’ , quando si materializza il meritatissimo vantaggio grazie a Iazzetta, che servito da un assist di testa di Patierno si ritrova a tu per tu con Di Vincenzo e lo batte con un preciso rasoterra per l’1-0. Il vantaggio del Teramo cambia radicalmente l’andamento del match: ora è l’Aprilia a premere per segnare, costringendo i biancorossi a trincerarsi in difesa, dove però Serraiocco e company fanno ottima guardia. Il Teramo va addirittura vicino al raddoppio al 92’ con Patierno, che sciupa una grande occasione in contropiede, ma appena un minuto dopo è l’Aprilia, con la forza della disperazione, a tentare di segnare il gol del pari, con due conclusioni da pochi metri nello spazio di pochissimi secondi sulle quali Serraiocco si supera.

Si arriva così al 94’ quando il direttore di gara decreta la conclusione di una gara che il Diavolo che ha meritato in pieno di fare sua, garantendosi l’approdo in finale, dove dovrà tentare una nuova impresa contro i forti rossoblù aquilani. Ma i ragazzi di Cappellacci hanno già dimostrato di saper sovvertire i pronostici.

 

Il tabellino

Aprilia-Teramo

Aprilia (4-4-1-1): Di Vincenzo; Corsi, Sembroni, Frigerio, Mariotti; Sassano, Croce, Amadio, Criaco (59’ Hanine); Gomes; Ferrari (71’ Ferri Camini). A disp.: Caruso, Cane, Carta, Comini, Calderini. All. Favaretto

Teramo (4-4-2): Serraiocco; De Fabritiis, Ferrani, Speranza, Scipioni; De Stefano (58’ Iazzetta), Valentini, Coletti, Foglia (66’ Petrella); Olcese, Ambrosini (70’ Patierno). A disp.: Santi, Chovet, Caidi, Righini. All. Cappellacci

Reti: 82’ Iazzetta (T)

Arbitro: Bruno di Torino         Assistenti: Bottegoni di Terni e Cordeschi di Isernia

Ammoniti: Valentini, De Fabritiis, Petrella (T)

Lorenzo Ciccarelli


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