Semplificazione e trasparenza, proposta di legge Idv approda in Consiglio

20 Febbraio 2012   17:45  

E' iscritto all'ordine del giorno del Consiglio Regionale di domani il progetto di legge dell'Italia dei Valori sulla semplificazione, la digitalizzazione e la tracciabilita' informatica dei procedimenti amministrativi. "Se approvato - spiega il capogruppo Carlo Costantini - sparirebbero autorizzazioni, licenze o permessi oggi imposti ai cittadini ed alle imprese per tutte le attivita' svincolate dalla tutela di interessi pubblici.

"Inoltre, in aggiunta alle semplificazioni gia' introdotte con la recente approvazione della legge comunitaria, la S.C.I.A. sostituirebbe tutte le autorizzazioni, le licenze ed i permessi che non implicano esercizio di discrezionalita' amministrativa.

Tanto per fare un esempio di attualita' sul problema cave in Abruzzo, se la Regione si dotasse rapidamente di un Piano Cave a 'maglie strette', in molti casi gli operatori del settore potrebbero sostituire i 22 mesi di tempo medio di attesa per arrivare ad una autorizzazione con una semplice mail, inviata tramite posta certificata. Molte ispezioni amministrative potrebbero essere sostituite dal possesso di certificazioni ambientali o di qualità.

Tutti i procedimenti che spesso viaggiano su binari separati sarebbero assemblati in un unico procedimento, con competenze assegnate ad un unico soggetto. La Pec sostituirebbe definitivamente la presenza fisica e le code di cittadini e di imprenditori dinanzi agli sportelli ed agli uffici regionali (come peraltro e' gia' previsto dalla legislazione statale, inattuata in regione). I dirigenti inefficienti saranno agevolmente individuati e perderanno benefici, a vantaggio di chi avrà lavorato e prodotto di più.

E poi, con la tracciabilità informatica dei procedimenti amministrativi, i cittadini potranno conoscere in ogni momento lo stato di avanzamento delle loro pratiche. In questo modo chi avrà esercitato all'interno della regione i propri poteri in modo vessatorio, con la finalità di ottenere un qualche tornaconto personale, sarà privato degli strumenti necessari a fermare il corso ed il primato della legge. Dunque anche un antidoto alla corruzione, che va a braccetto con inefficienze spesso create ad arte, perchè poi qualcuno possa offrirsi di risolverle 'a pagamento'. E nessuno, soprattutto dopo le più recenti inchieste giudiziarie, può sostenere che la regione abruzzo non sia esposta a questi rischi.

La proposta non è ingessata ma è aperta al contributo ed agli emendamenti di tutti. L'importante è che non si trasformi in un ennesimo vuoto rinvio, che darebbe ulteriormente ragione ai tanti già convinti della inutilità dei politici e della loro incapacità di passare dalle parole ai fatti".


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