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Parole precise che lasciano ben pochi margini all'interpretazione. E' un vero e proprio altolà al Comune dell'Aquila, quello del Dipartimento della Protezione civile, che il 12 gennaio ha inviato al sindaco Massimo Cialente, e per conoscenza al commissario Gianni Chiodi, al sottosegretario Antonio Catricalà e al Capo di Gabinetto del Ministero dell'Economia Vincenzo Fortunato, una nota dettagliata con tutti i riferimenti normativi del caso per ribadire quanto sia obbligatorio presentare i piani di ricostruzione.
La lettera, firmata da Franco Gabrielli, ribadisce come il Ministero dell'Economia abbia più volte - l'ultima a giugno 2011 - "escluso categoricamente che l'impegno di risorse pubbliche per la ricostruzione dei centri storici possa prescindere dai piani di ricostruzione imposti dal legislatore".
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La missiva, che risponde ad una comunicazione inoltrata dal Comune il 28 dicembre, nella quale il sindaco proponeva 16 punti per sbloccare la ricostruzione pesante, esclude poi la possibilità di intervenire seguendo le previsioni del Prg esistente. L'idea dell'amministrazione, infatti, sembrava essere quella di regolare la ricostruzione del centro storico in base alle previsioni del vecchio piano regolatore generale del 1975.
E poi, la stoccata: "A quasi tre anni dall'evento sismico, non risulta che codesto Comune abbia ancora sottoposto all'intesa del Presidente della Regione Abruzzo-Commissario delegato, e del Ppresidente della Provincia dell'Aquila per quanto di competenza, quel piano che pure Ella afferma di aver già da tempo predisposto".