Sequestrati 2,5 milioni di euro a famiglie nomadi di Pescara

08 Novembre 2011   08:39  

Polizia e Guardia di finanza stanno sequestrando a Pescara immobili, conti correnti e mezzi per importi elevatissimi, cioe' circa 2 milioni e mezzo di euro.

I sequestri preventivi riguardano due famiglie di nomadi pescaresi, Spinelli e Bevilacqua, e uno dei due - quello degli Spinelli - era stato interessato da un'operazione della squadra mobile per contrastare i furti agli anziani, con sette arresti eseguiti a meta' giugno.

Questi nomadi, pur risultando sconosciuti al fisco, con redditi nulli, hanno accumulato con attivita' illecite patrimoni ingentissimi e non giustificabili.

I pm che si sono occupati delle indagini sono Valentina D'Agostino e Salvatore Campochiaro.

Nell'ambito dell'operazione di oggi sono state richieste 11 misure di sorveglianza speciale.

Il sequestro ha riguardato, nel dettaglio, 6 unita' immobiliari, un' autovettura e 36 tra conti correnti e libretti di deposito intestati o comunque riconducibili, anche per interposizione fittizia, ai membri delle due famiglie, residenti in citta'.

La normativa a cui si e' fatto riferimento per questa indagine e' quella che consente di arrivare al sequestro e alla successiva confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da coloro che vivono dei proventi del reato e non possono giustificare la legittima provenienza dei beni in loro possesso.

Ad occuparsi delle indagini sono stati gli uomini della divisione di Polizia anticrimine della questura e del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale della Guardia di finanza che hanno preso di mira i patrimoni accumulati illecitamente dai componenti di famiglie di etnia rom tradizionalmente dedite alla commissione di reati di varia natura e cioe' furti, estorsioni, usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta, nella quasi totalita' dei casi, di persone che, pur avendo accumulato ingenti patrimoni immobiliari nel corso degli anni, sono completamente sconosciuti al fisco. Questa azione mirata ha permesso, nel recente passato, di dare esecuzione a numerosi sequestri e confische di beni nell'ambito di diverse operazioni effettuate dal 2007 in poi con l'adozione di provvedimenti ablativi per 15 milioni di euro e misure di sorveglianza speciale in capo a 80 persone.

Tracciando il bialncio dell'operazione Passamonti e Odorisio hanno annunciato che questo tipo di attivita' sara' portata avanti "in maniera incessante fino al completo smantellamento dei beni accumulati dai nomadi", e anche se si tratta di un lavoro non semplice per Polizia e Guardia di finanza "siamo decisi a stroncarli". "Riteniamo di essere sulla strada giusta", ha commentato Passamonti ricordando che in alcuni casi, per altri sequestri preventivi di questo genere, si e' arrivati alla confisca dei beni. "Toccare le tasche di queste persone e' cio' che fa piu' male", ha osservato Odorisio spiegando che l'attivita' del Nucleo di polizia tributaria "e' stata difficile e paziente", considerato che talvolta i beni non sono intestati personalmente ai nomadi ma ai figli minorenni attraverso interposizioni fittizie.

Tra le case sequestrate c'e' quella in via Fonte Romana, una palazzina di tre piani con terreno adiacente (dove vive tutto il nucleo degli Spinelli), che comunque rimarra' per il momento nella disponibilita' dei nomadi, fino alla confisca. L'auto e' una Grande Punto. Il clan Bevilacqua e' stato gia' colpito da altri sequestri preventivi e si e' arrivati alla confisca.


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