Lassessore agli Enti locali, Giovanni DAmico (nella foto), ha reso noto che oltre 3,5 milioni di euro, tra fondi regionali e statali, saranno ripartiti tra le unioni di comuni montani e non montani per incentivare i servizi ai cittadini e le funzioni amministrative.
Le risorse sono distinte in contributi ordinari e contributi per lo sviluppo: nel primo caso gli interventi ammissibili a finanziamento sono raggruppati in quattro macroaree che vanno dai servizi di protezione civile alla raccolta differenziata, dalla gestione dell´ufficio contabilità alla gestione dei musei e delle biblioteche. I contributi per lo sviluppo, invece, sono rivolti a facilitare la creazione degli sportelli unici per le attività produttive o alla costituzione di un Ufficio per la programmazione e pianificazione dello sviluppo locale.
"Il provvedimento - ha dichiarato D´Amico - introduce caratteri di novità. Il primo è quello di spingere i comuni alla costituzione di sportelli unici, anche alla luce delle previsioni del decreto Bersani. In secondo luogo la verifica, a ripartizione avvenuta, del reale avvio dei servizi associati e il monitoraggio sulla loro efficacia". L´Assessore ha inoltre evidenziato lo spirito del provvedimento che punta a potenziare l´associazionismo come "strumento che realizza economie di scala e consente ai comuni di offrire di più spendendo meno".
La delibera, approvata in ogni sua parte dalle associazioni Anci, Uncem, Upa e Legautonomie, dovrà ora passare al vaglio della commissione Enti locali del Consiglio regionale per la successiva pubblicazione sul Bura.
Valentina Tenaglia