Servizio idrico Chieti: esposto contro la Cisl per sciopero

23 Agosto 2010   17:16  

La Sasi - la societa' che gestisce il ciclo idrico integrato in 76 Comuni della provincia di Chieti - ha inviato un esposto alla commissione nazionale di garanzia sui pubblici servizi sullo sciopero proclamato per oggi dalla Cisl, in stato di agitazione per il riconoscimento di una particolare indennita' ai lavoratori che operano sugli impianti di depurazione. Secondo la societa' l'adesione allo sciopero e' stata bassa - pari al 18.7 per cento - e non ha provocato alcuna conseguenza sui servizi erogati dalla Sasi: gli uffici e gli sportelli clienti hanno funzionato regolarmente, cosi' come non c'e' stato alcun problema sulle forniture idriche.

Per la Sasi lo sciopero e' illegittimo perche' la Cisl non ha attivato la procedura di conciliazione e raffreddamento davanti al Prefetto.

La commissione di garanzia, nelle scorse settimane, aveva gia' sospeso per lo stesso motivo un primo sciopero della Cisl proclamato per il 29 luglio scorso. Il tentativo di conciliazione venne esperito il 30 luglio, dopo il quale lo sciopero venne revocato. Successivamente la Sasi riapri' le trattative il 10 agosto, convocando tutti i sindacati al tavolo, ma al vertice furono impossibilitate a partecipare 2 sigle. La societa' decise dunque di rinviare al 19, ma la Cisl - in disaccordo - proclamo' autonomamente un nuovo sciopero per la giornata di oggi, omettendo pero' di riattivare la procedura di conciliazione. "Oltre che illegittimo - sottolinea il presidente della Sasi Gaetano Pedulla' - lo sciopero e' anche immotivato, in quanto avevamo gia' presentato delle proposte al sindacato sulle istanze alla base dello stato di agitazione".


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