Servizio idrico, il PD chiede certificazione di organo terzo massa debitoria

11 Aprile 2013   15:59  

 Si e' svolta stamane a L'Aquila la conferenza stampa del Gruppo regionale del PD durante la quale i consiglieri hanno esposto il documento che il gruppo presentera' martedi' prossimo in occasione del consiglio straordinario sul sistema idrico integrato.
"Abbiamo considerato stravagante la conferenza stampa del Commissario Ing. Caputi - afferma il capogruppo del PD in Regione Camillo D'Alessandro - non tanto per il merito, ma per il fatto che non credendo ai 'marziani' ,non crediamo a chi oggi grida o peggio, vuole apparire marziano rispetto alla situazione dell'acqua".
"Ricordo - riprende D'Alessandro - che Chiodi quando si insedio' trovo' gia' le ATO commissariate e fu proprio il suo ex predecessore, Del Turco, a commissariarli a luglio del 2007.
Come noto dopo qualche mese la legislatura si interruppe, prima vi erano sei commissari, uno per ogni ATO, poi si e' passato ad un commissario unico, ma la sostanza non cambia: ci troviamo di fronte ad una costanza della funzione commissariale da parte della Regione che coincidono, quasi tutti, con il governo Chiodi.
Cosa ha fatto il Presidente in questi anni ? Silenzio ed inerzia". "Non solo - incalza il Capogruppo del PD - nel 2011 la maggioranza ha approvato la legge di riforma con la costituzione dell'Ato unico regionale, l'ERSII.
Da allora pero' la legge non e' stata attuata e Chiodi dove era?" "Perche' tale clamorosa inerzia, perche' solo oggi la denuncia?  Evidentemente Chiodi la vuole mettere in 'caciara' per aprire le porte ai privati nella gestione dell'acqua o, forse, per scaricare sui cittadini i debiti sulle tariffe dell'acqua.
"Noi chiediamo che sia un organo terzo ed indipendente a certificare la massa debitoria e dei crediti degli ATO e delle societa di gestione.
Proponiamo che venga affidato all'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili la verifica dei bilanci e dei crediti e debiti.
Perche' solo cosi sara possibile approvare piani di ristrutturazione del debito che non si scarichino sulle tariffe.
"Chiediamo che si passi alla istituzione del soggetto gestore unico regionale, superando gli attuali sei e che le nomine avvengano dietro bando di evidenza pubblica affinche' si scelgano le professionalita' e non le appartenenze".


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