Sessanta edifici crollati analizzati dagli agenti della Forestale. L'elogio della Procura

28 Giugno 2011   17:25  

La Forestale "senza nulla togliere agli corpi di polizia, ha fatto qualcosa in piu', e' stato per noi un valore aggiunto". Lo hanno detto oggi, il Procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini ed il sostituto procuratore, Fabio Picuti, entrambi titolari della maxi-inchiesta dei crolli degli edifici pubblici e privati.

L'occasione e' stato l'invito che il comandante provinciale della Forestale dell'Aquila, Gualberto Mancini ha rivolto ai due pm, per fare un bilancio dell'attivita' dell Corpo proprio nell'ambito della maxi-inchiesta.

"Per me - ha detto Picuti - la grande competenza del Corpo forestale nella polizia giudiziaria non e' una sorpresa, ma non tutti la conoscevano. Sono stati importantissimi i sopralluoghi che hanno svolto in oltre 60 siti crollati per repertare le macerie e scoprire le cause dei crolli. Ci hanno fatto risparmiare soldi - ha aggiunto - per i consulenti esterni, grazie a foto e relazioni ricchissime. Per non parlare dei documenti in alcuni casi letteralmente ritrovati scavando tra le macerie".

"Il Corpo forestale - ha commentato Rossini - ha fatto un passo in piu' e ci ha seguito attentissimamente. Bisogna riconoscere che non si sono mai tirati indietro".

Il comandante provinciale, Gualberto Mancini, ha ricordato che "dopo il sisma il corpo ha costituito un gruppo di lavoro composto da personale sia di polizia che tecnico, che ha aiutato i pm in tutti i 200 fascicoli aperti nell'ambito della maxi inchiesta.

"Il gruppo di lavoro - ha aggiunto - ha svolto le sue indagini su edifici pubblici del centro storico dell'Aquila, nella frazione di Paganica e nel Comune di Villa Sant'Angelo".

Un plauso e' stato rivolto dai due pm al nucleo di agenti della Forestale, distaccato in Procura (diretto dall'agente Alberto Maurizi) proprio per seguire da vicino le attivita' di polizia giudiziaria sugli edifici crollati. In totale, le analisi sono state svolte su 58 edifici in cui la notte del 6 aprile morirono 46 persone.

L'attivita' d'indagine ha generato quattro procedimenti di rinvio a giudizio basati sull'attivita' della Forestale: l'Hotel Duca degli Abruzzi, di cui oggi sono stati svelati i due indagati, la facolta' di Ingegneria, l'edificio di via Corridoni-via Porta Napoli e l'edificio di via Roma 18. All'incontro erano presenti anche gli ingeneri Maurizio Sista e Mauro Macino sempre della Forestale.


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