Sevel, Fiom: "L'accordo di Pomigliano arriverà anche qui. Un colpo di mano che cancella la libertà"

22 Novembre 2011   15:56  

Contro la decisione annunciata ieri dalla Fiat di disdire tutti gli accordi sindacali, la Fiom ha proclamato assemblee in sciopero in tutti gli stabilimenti del Lingotto e sta valutando la possibilità di indire uno sciopero generale. Lo ha detto Maurizio Landini, leader del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, durante una conferenza stampa.

La Fiom ha inoltre deciso di distribuire a tutti i dipendenti il testo dell'accordo di Pomigliano in tutti i luoghi di lavoro e ha inoltre convocato per martedì prossimo il comitato centrale.  Nella lettera Marchionne lascia intendere che nei prossimi giorni si aprirà la trattativa sindacale per l’applicazione di un nuovo accordo sostitutivo del Contratto Nazionale da applicarsi solo in FIAT.

Nella lettera inviata da “La direzione” ai sindacati si legge “Saranno promossi incontri finalizzati a valutare le conseguenze del recesso ed eventualmente alla predisposizione di nuove intese collettive aventi ad oggetto le tematiche sindacali e del lavoro di rilevo aziendale con l'obiettivo di assicurare trattamenti individuali complessivamente analoghi o migliorativi rispetto alle precedenti normative." 

I lavoratrici e lavoratori della Sevel della Fiom Cgil di Chieti unitamente alla Rsu di Fiom Cgil di Sevel, denunciano, a tal propostito, il grave comportamento assunto dalla Sevel, Fiat e il suo AD Marchionne in merito alla disdetta di tutti gli accordi in essere compreso il contratto nazionale e i contratti aziendali sottoscritti in Sevel.

“Abbiamo uno strano presentimento -spiega Marco Di Rocco della Fiom Cgil di Atessa- l’accordo di Pomigliano, di Mirfiori e ex Bertone sarà esteso anche a Sevel cosi’ come previsto dall’art. 8 della manovra finanziaria 2011. Con un colpo di mano -spiega ancora Di Rocco- si cancellano 30 anni di vita sindacale, si cancellano le Rsu, si cancella un modello sindacale, si obbligano i lavoratori e sindacati a non scioperare più, si cancellano le libertà e si diventa schiavi.”

“Il nostro auspicio è avviare una trattativa vera con la Fiat e con la Sevel e, alla fine, le lavoratrici e i lavoratori dovranno contare e potranno farlo anche con il loro voto, e poi potranno quindi accettare o respingere il nuovo accordo.”


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