Sfratti a Progetti Case e MAP, la solidarietà e il sostegno del Pd al sindaco dell'Aquila

15 Luglio 2014   13:44  

“Le famiglie morose nei progetti Case sono circa 320. Di queste, circa 200 hanno aperto alla possibilità di saldare il debito tramite una rateizzazione. Ne rimangono poco più di cento, il sei per cento delle 1880 di quelle che il Comune ha stabilito dovessero pagare gli affitti: faccio presente che la media di morosità nelle case popolari nella nostra regione si aggiorna attorno al 20 per cento, ma nessuno si sogna di chiedere il danno erariale e lo sfratto, in questi casi: perché questo accade con i terremotati dell’Aquila? Lo Stato evidentemente non applica lo stesso trattamento per casi analoghi”, lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli nel corso di una conferenza stampa convocata dal Partito Democratico dopo la citazione in giudizio del sindaco Massimo Cialente per la questione degli affitti nei progetti Case.

“Una conferenza stampa per dare pieno sostegno e solidarietà al sindaco e agli assessori coinvolti”, ha detto il segretario del Pd dell’Aquila Stefano Albano. “Chiediamo al governo e allo Stato sostegno e il riconoscimento di un’emergenza oggettiva: il Comune ha dovuto far fronte a una situazione di grave anomalia, trovandosi a gestire un patrimonio immobiliare costruito su disposizione dello Stato e i conseguenti oneri a carico di persone terremotate”.

“La posizione del sindaco Cialente non fa una piega”, ha detto Lolli. “Abbiamo bisogno e condurremo un’azione politica a livello nazionale. Non vogliamo che si crei un’altra volta un circuito perverso di disinformazione che danneggi l’immagine dell’Aquila, non siamo degli imbroglioni. In più togliere queste persone, in situazioni disperate, dai progetti Case significherebbe aggravare i costi, perché per strada non possono essere lasciate, e una soluzione alternativa sarebbe più onerosa”. Il vicepresidente della Regione ha ipotizzato come soluzione possibile quella di riconoscere lo status di indigenti a coloro che non sono in grado di pagare i canoni.

 Per la senatrice Stefania Pezzopane “è importante difendere l’onorabilità della città, ancor prima di quella del sindaco, e noi siamo qui per farlo. Ho vissuto questa vicenda in prima persona, da assessore con la delega all’assistenza della popolazione, ed ero contraria a introdurre gli affitti a carico dei residenti, ma ci fu una pressione fortissima, anche da parte della Protezione civile. Ho presentato un’interpellanza al Ministro dell’Interno perché diventi una questione di ordine pubblico: ci dica se ritiene opportuno di venire a fare l’operazione di sfrattare dei poveri disperati”. Pezzopane ha detto che “se c’è qualche furbo pagherà, ma non si può mettere il marchio a una città intera, dire che vive alle spalle del Paese”.

 Solidarietà e appoggio al sindaco e agli assessori coinvolti gruppo consiliare del Pd in Comune, rappresentato dal capogruppo Maurizio Capri: “Togliere persone dai progetti Case significherebbe farle rientrare nell’assistenza alla popolazione”, mentre il capo di gabinetto del sindaco, Mauro Marchetti, ha invitato “l’opposizione a mettere da parte le polemiche per trovare una soluzione condivisa assieme. Lo dico senza polemiche: le speculazioni politiche non servono a nessuno”.  


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