Stando alle accuse, avevano messo in piedi un notevole giro d'affari, potendo contare su clienti facoltosi, tra cui industriali e persino procuratori di calciatori, pronti a pagare anche 2.500 euro.
Le indagini della Procura di Napoli hanno portato alla luce un presunto giro di sfruttamento di baby squillo, che si sarebbero prostituite in alberghi o case del capoluogo campano o di altre città italiane, con tanto di attività pubblicizzata su siti internet.
Grazie alle testimonianze di due ragazze ed ad alcune intercettazioni telefoniche, la Guardia di Finanza ha potuto individuare due presunti sfruttatori, uno dei quali originario di Sulmona. Nei confronti dell'uomo, 47enne, è scattata la misura dell'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.