Le autorità approfondiscono le cause del devastante incendio alla Mag.Ma. di Chieti, con nuovi elementi emersi durante l'indagine della Procura.
Continuano le indagini sull’incendio che ha devastato lo stabilimento della Mag.Ma. a Chieti Scalo lo scorso 30 settembre. Nella giornata odierna, la Squadra Mobile della Questura di Chieti, insieme alla Polizia Scientifica e a tre ispettori del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della Asl Lanciano Vasto Chieti, ha condotto una ispezione approfondita sull’area interessata dal rogo.
Le operazioni di spegnimento delle fiamme, condotte dai Vigili del fuoco, si erano protratte per diversi giorni, comprendendo anche la bonifica e la rimozione dei materiali coinvolti. Questa ispezione odierna si inserisce nel quadro dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Chieti, che ha delegato la Squadra Mobile per accertare le cause esatte dell’incendio.
Per la prima volta, gli investigatori hanno avuto accesso diretto alla zona colpita, documentando la situazione con fotografie e video. Il loro lavoro si è focalizzato sull’area da cui, secondo le testimonianze raccolte, è partito il rogo. Sebbene al momento venga esclusa l’ipotesi di un incendio doloso, sarà probabilmente necessaria una consulenza tecnica per chiarire con precisione le circostanze che hanno scatenato le fiamme.
Nonostante l’incendio fosse stato spento, durante l’ispezione è stato rilevato un nuovo focolaio. Dal piccolo rogo si è levato del fumo, costringendo i Vigili del fuoco a intervenire nuovamente, come già accaduto in episodi simili nei giorni precedenti. Questo continuo riaccendersi di piccoli focolai tiene alta l’attenzione sulle condizioni di sicurezza dell’area, sollevando ulteriori preoccupazioni.
Lo stabilimento della Mag.Ma., specializzato nel recupero di plastica e cellulosa, era stato sequestrato il 5 ottobre scorso dalla Squadra Mobile di Chieti. Il sequestro è avvenuto per consentire lo svolgimento di ulteriori indagini volte a verificare se ci siano stati problemi strutturali o altre negligenze che possano aver favorito lo scoppio del rogo.
In attesa dei risultati delle perizie tecniche, le autorità continuano a monitorare la situazione. Le conseguenze economiche e ambientali dell'incendio potrebbero rivelarsi significative, dato il tipo di materiali lavorati all’interno della fabbrica. Resta da chiarire se vi siano state violazioni delle normative sulla sicurezza e se queste abbiano giocato un ruolo nell’incidente.
L'attenzione rimane alta, con ulteriori sviluppi attesi dalle indagini, che potrebbero far luce su eventuali responsabilità dell'azienda.