Si dimette presidente Circoscrizione: Amministrazione inadeguata

L'amarezza di Luciano D'Angelo

22 Giugno 2009   20:32  

L’incredibile, indecorosa vicenda della nomina di Tancredi a delegato del Sindaco per la ricostruzione del centro dell’Aquila con la sua pietosa conclusione di dimissioni dello stesso a furor di popolo, mi ha definitivamente convinto (decisione che avevo già maturato negli ultimi tempi) a dimettermi da Presidente della Circoscrizione n° 7.

Sono stato eletto, con la mia maggioranza, in una lista che nel simbolo riportava la scritta "Con Cialente", nella convinzione che, dopo tanti anni di devastante amministrazione di destra, con il Sindaco e la maggioranza di centro sinistra,ci fossero le condizioni per svolgere un buon lavoro a favore dei cittadini della mia circoscrizione di S. Barbara, S.Sisto, Santanza e Pile.

Nonostante l’impegno dei consiglieri tutti, di maggioranza e di opposizione, e, pur nella consapevolezza dei nostri limiti, del Vice Presidente Fonzi e mia, abbiamo dovuto constatare amaramente che la presenza e l’azione della Circoscrizione e stata sempre, nel migliore dei casi, mal tollerata, quasi sempre ostacolata, riducendone il ruolo a richieste burocratiche di pareri quasi sempre ignorati.

Questa constatazione si è purtroppo confermata in questi due mesi nei quali, pur con la manifestazione di disponibilità da parte dei consiglieri nelle condizioni di disagio note, la Circoscrizione non è stata coinvolta in nessun modo se non nel solido ormai pateticamente burocratico di richiesta di pareri, diligentemente e seriamente espressi, e puntualmente ignorati.

Il giudizio di inadeguatezza dell’Amministrazione maturato in questi quasi due anni di esperienza si è purtroppo amaramente confermato in questa drammatica vicenda del terremoto nella quale personaggi ,investiti di ruoli decisivi, già palesemente inadatti in tempi di ordinarie "faccende", si sono rivelati di serio ostacolo ad una azione decisa, lungimirante e straordinaria, vitale per programmare fin da ora un futuro di speranza per questa nostra sfortunata comunità.

In particolare l’azione del Sindaco, sfociata in questa ultima improvvida iniziativa, si è chiaramente palesata inadatta a fronteggiare la presa di possesso "militare" da parte di Berlusconi e del suo braccio armato Bertolaso, anzi avallandone con connivenza l’azione di sfregio del nostro territorio con la mistificante operazione affaristica della costruzione delle ormai famigerate "C.A.S.E." antisismiche, peraltro inadatta ed insufficiente a risolvere "provvisoriamente" il problema dei senza casa.

Io sono convinto che la nostra città abbia tutte le risorse umane, intellettuali, professionali ed imprenditoriali per risollevarsi da questa situazione purchè siano coinvolte e chiamate ad operare personalità che nei veri campi siano chiaramente all’altezza della situazione e motivate ad agire per il bene comune.

Per far ciò è necessario che si faccia da parte la pletora di faccendieri che si aggirano nelle terremotate stanze del "commissariato" potere locale, ormai palesemente affaccendati nel ritagliarsi un qualsiasi anche misero ruolo in questo frangente, quando occorre invece fronteggiare l’assalto di chi sulle disgrazie della maggior parte dei cittadini sta costruendo opportunità per avvoltoi e sciacalli di tutti i generi e di tutte le provenienze appostati attorno al "moribondo".

Il linguaggio può apparire pesante ed ingeneroso, ma io sono convinto che in tempi come questo ognuno di noi sia moralmente tenuto ad esprimere quello che pensa senza infingimenti.

Pertanto, chiedendo scusa ai cittadini della circoscrizione ed agli elettori che mi hanno dato la loro fiducia per non essere stato all’altezza della situazione nelle varie circostanze, e ringraziando i consiglieri tutti per il loro impegno e la loro collaborazione, sperando di contribuire con questa modesta iniziativa a suscitare una vera discussione sul da farsi, ribadisco la volontà di rinunciare al ruolo per il quale sono stato eletto in modo irrevocabile.

Avrei voluto comunicare al Consiglio questa mia decisione in una seduta appositamente convocata per dovere istituzionale ma le circostanze mi hanno convinto ad accelerare i tempi.

Luciano D'Angelo-Presidente dimissionario VII Circoscrizione


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