Si getta dal traliccio e muore

30 Agosto 2009   09:15  

Si è conclusa con un salto nel vuoto di circa 30 metri la disperata storia di Natalino D'Addesa, il 43enne di San Giovanni Teatino, che ieri sera si era arrampicato su un traliccio dell'alta tensione a Città Sant'Angelo, per chiedere un posto di lavoro.

Il salto nel vuoto non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi del 118, dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri, che già dalle prime ore di questa mattina, presidiavano il posto, cercando di evitare il peggio.
Natalino D'Addesa soffriva di schizofrenia paranoica delirante ed era in cura presso il centro di salute mentale dell'ospedale di Chieti. Ieri sera, stava per essere trasferito in una casa di cura di Città Sant'Angelo, ma era riuscito a scendere dall'ambulanza e a far perdere le sue tracce fino a quando non è stato individuato sul traliccio, da cui poi si è gettato.
Questa mattina ai soccorritori intervenuti aveva detto che sarebbe sceso dal traliccio soltanto all'arrivo del sindaco di San Giovanni Teatino, per altro fuori Italia, per chedergli un posto di lavoro.
Inutile anche l'arrivo del vice sindaco di San Giovanni.
D'Addesa, irremovibile, ha deciso infatti per se stesso, gettandosi irrimediabilmente nel vuoto.

di Anna Di Giorgio

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