"Speriamo di poter sistemare la Basilica di Collemaggio in modo provvisorio da potervi celebrare in sicurezza la prossima festa della Perdonanza, il 28 agosto": é l'auspicio di Maurizio Galletti, sovrintendente per i Beni artistici ed architettonici dell'Aquila che sta seguendo le operazioni di messa in sicurezza della basilica del XIII secolo che custodiva le reliquie di papa Celestino V. Collemaggio è un luogo simbolo dell'Aquila. Qui ogni anno si ricorda quell'indulgenza, concessa al capoluogo abruzzese dal Papa che fece il gran rifiuto, aprendo una Porta Santa della basilica: basta attraversarla il quel giorno per avere rimessi tutti i peccati, come accade a San Pietro in ogni Anno Santo (e quindi solo ogni venticinque anni). Il sisma ne ha distrutto il transetto, l'organo a canne monumentale e ne ha compromesso la stabilità, mentre la bellissima facciata è ancora in piedi perché era imbracata da un ponteggio per degli interventi di restauro. Oggi i Vigili del fuoco del SAF di Roma, Liguria e Puglia hanno portato fuori dalle macerie il corpo del Beato Montand, hanno cinturato le dodici colonne e stanno estraendo le tele e le statue di maggior pregio. "Per un restauro completo ci vorranno anni e diversi milioni di euro, tra cinque e quindici", stima Galletti. Però l'impegno a celebrare la Perdonanza qui anche questo agosto ci sarà tutto. "Sarebbe il segno della rinascita dell'Aquila", auspica il rettore della Basilica, monsignor Nunzio Spinelli, che oggi ha ricevuto la visita del segretario generale della Cei, l'arcivescovo Mariano Crociata.