"Come anticipato nei giorni scorsi, mi sono mosso già da tempo nelle sedi opportune, sia come assessore regionale sia come coordinatore della cabina di regia permanente costituita tra i colleghi delle altre regioni del Mezzogiorno, per affrontare in modo adeguato l'emergenza siccità nella nostra regione che sta causando notevoli difficoltà soprattutto nel Fucino". Così l'assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo riguardo la richiesta, presentata dai sindaci di alcuni Comuni dell'area, affinché si attivino tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità.
"La struttura - aggiunge Febbo - si era attivata ancor prima di questa richiesta e, del resto, lo stesso Ministro Catania si era messo al lavoro, visto il perdurare della siccità appesantita da questi giorni di gran caldo, per accelerare le procedure volte alla dichiarazione dello stato di calamità naturale per far fronte ai danni arrecati al settore agricolo. La dichiarazione dello stato di calamità naturale infatti, rappresenta la condizione necessaria per consentire l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale e quindi l'attribuzione dei fondi necessari ad affrontare l'emergenza.
Lavoriamo a stretto contatto con gli uffici ministeriali per attivare tutte le procedure necessarie per giungere nel più breve tempo possibile ad una soluzione positiva".
"Conosco molto bene la realtà agricola dell'area del Fucino - precisa l'Assessore regionale - che tanto rappresenta per la nostra regione in termini produttivi, e per questo seguo costantemente con la massima attenzione l'evolversi della situazione e resto sempre pronto ad accogliere ed ascoltare le istanze che arrivano dai nostri agricoltori.
Torno a ribadire - conclude Febbo - che l'attenzione dell'Assessorato alle Politiche agricole è sempre alta di fronte a tale emergenza che sta mettendo in grossa difficoltà le aziende agricole e zootecniche e il lavoro che stiamo portando avanti si pone l'obiettivo di dare risposte concrete al territorio, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione ed evitando di assumere inutili posizioni demagogiche".