Partiamo dai numeri: nei primi sei mesi del 2008 in Abruzzo, nei luoghi di lavoro, si sono verificati 11.723 infortuni, e hanno perso la vita 14 persone. Le cosiddette morti bianche nella nostra regione, a partire dal 1987 sono arrivate a 952.
Un'emergenza, quella della sicurezza nei cantieri, a cui il precedente governo ha inteso porre rimedio con l'approvazione del decreto 81, o Testo Unico sulla sicurezza, che introduce parecchie novità: pene molto più severe e responsabilità penale dei datori di lavoro, semplificazione legislativa in tema di sicurezza, controlli e azioni di prevenzione più stingenti nei cantieri con l'introduzione di nuove figure preposte alla sicurezza , formazione prima dell'inizio del rapporto di lavoro ed estesa a figure di lavoratori atipici prima non sufficientemente tutelati.
La Cna dell'Aquila ha organizzato un convengo proprio per spiegare nel dettaglio il testo di legge ai tanti piccoli imprenditori e amministratori presenti a palazzo dell'Emiciclo. Sottolineando i pregi del decreto, ma anche i limiti. Le micro-imprese, ad esempio, rischiano sanzioni che superano il loro fatturato, e la normativa non mette a disposizione risorse adeguate per poter applicare alla lettera le misure di sicurezza e prevenzione previste. Bene dunque una normativa più efficace contro infortuni e morti bianche, ma bisogna tener conto anche della complessità del tessuto produttivo, e distinguere tra grandi imprese e piccole aziende artigiane.
Intervista ad Agostino Del Re direttore Cna L'Aquila.