Silvi, anziana affittava case a prostitute, ad 83 anni finisce a giudizio
L'età segno di saggezza, dovrebber essere, invece una donna di 83 anni è finita a processo con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La donna affittava case a prostitute e quando i carabinieri l’hanno ufficialmente invitata a prendere provvedimenti lei ha risposto: "Ma quelle ragazze fanno solo le bariste".
La donna è titolare di due appartamenti a Silvi ma risiede a Rimini. I fatti contestati alla nonnina rislagono a due anni fa, e ieri nei suoi confronti si è aperto il processo davanti al giudice Giovanni Cirillo, ma l'anziana non c’era.
All'epoca dei fatti i militari notificarono per due volte alla proprietaria un provvedimento di accertamento dell'attività svolta all'interno degli alloggi affittati ad una ragazza romena. Nonostante la notifica la donna continuava mantenere in essere gli affitti.
I militari passarono quindi al sequestro dei due immobili e alle accuse per la donna indagata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
L'indagine è dei carabinieri della compagnia di Giulianova e dei carabinieri della stazione di Silvi, guidati dal maresciallo Antonio Tricarico. Per mesi, nel 2009, i militari hanno seguito i movimenti delle ragazze e in alcuni momenti si sono anche finti clienti per entrare negli appartamenti e accertare la prostituzione delle giovane donne, quasi tutte romene.
L'indagine sugli appartementi dell'anziana si ricollegava ad una più ampia azione di contrasto allo struttamento della prostituzione. In particolare vennero inidviduati agenti immobiliari che affittavano alloggi alle prostitute ben sapendo quello che succedeva nelle abitazioni e continuano a procurare contratti alle ragazze anche dopo che i militari avevano segnalato loro quello che accadeva nelle case.
Complessivamente, al termine delle varie operazioni fatte, sono stati sequestrati tre appartamenti e arrestati membri di alcune bande di romeni accusati di sfruttamento.
