Sistri mai operativo, Cna avvia azioni legali per recuperare contributi versati dalle aziende

02 Novembre 2011   10:59  

La CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa - annuncia l'avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del Sistri (il sistema telematico per la tracciabilita' dei rifiuti pericolosi) che non e' mai diventato operativo.

Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non e' mai partito.

"Abbiamo sempre denunciato - sottolinea Cna - le inefficienze e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo". "Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema", ha dichiarato il direttore della CNA provinciale di Avezzano Pasquale Cavasinni "per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza.

In attesa che il sistema possa davvero funzionare - sostiene la CNA - intraprenderemo le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell'Ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi. L'ufficio ambiente della CNA provinciale di Avezzano, coordinato dal dott. Mauro Marcucci e' a disposizione di tutte le imprese che hanno necessita' di consulenza e servizi in materia ambientale e per la gestione del Sistri oltreche' per inserirsi nelle azioni atte al recupero dei contributi versati e spese effettuate per il funzionamento del sistema".


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