Smaltimento macerie, Fabiani dopo la sentenza Tar: "La nostra attività non si ferma"

Un sospensiva fino ad Ottobre 2012, poi si deciderà

15 Dicembre 2011   17:00  

"La sentenza del Tar non ci blocca". A spiegarlo ad Abruzzo24ore.tv è il presidente dell'Asm, Luigi Fabiani a seguito di una riunione tenutasi in regione circa la sentenza che dà ragione alla ditta T&P, proprietaria della cava ex Teges di Paganica, nel ricorso contro l'esproprio della stessa cava da parte del Commissario alla ricostruzione.

Un macigno per la sorte delle rimozione della macerie, sarebbe l'attuazione della sentenza del Tar dell'Aquila, ma di fatto non sarà così, almeno fino ad ottobre 2012 data in cui il Tar si pronuncerà sul ricorso.

L'Asm lì nella cava lavora alla triturazione delle macerie e Fabiani spiega ad Abruzzo24ore che l'attuale utilizzo è ai massimi livelli, con 8 linee lavorano, e ricezione continua di macerie: "A questi ritmi in due anni avremo rimosso e lavorato tutte le macerie, altro che 69 anni come diceva qualcuno (Legambiente in un proprio dossier ndr)".

Allo stato attuale quindi si continua a lavorare e non si necessita di altre cave che in ogni caso, qualora ad Ottobre l'utilizzo della cave di Pontignone dovesse essere bloccato, potrebbero nascere a Barisciano e San Giuliano.

La ditta T&P, proprietaria della cava,  ha chiesto e ottenuto l’annullamento del decreto con il quale il commissario delegato per la ricostruzione ha disposto il vincolo all'espropriazione sul sito ex Cava Teges e ha disposto la rimozione urgente dei materiali derivanti dai crolli dei palazzi lasciando intendere che tali rifiuti sarebbero stati trasferiti sul sito da espropriare.

Nel ricorso, presentato dall’avvocato Francesco Carli e accolto dal Tar, è scritto che c’è la "estrema irrazionalità e la massiccia antieconomicità della soluzione scelta che balzano agli occhi se si effettua un minimo di analisi territoriale e si cerca di verificare quali fossero le alternative possibili".

E ancora: "Esistono dei siti che sono parimenti accessibili, si presentano, cioè, a distanze analoghe a quelle della ex Teges, ma sono preferibili dal punto di vista economico. Si tratta della cava Ciuffini situata a Tempera, della cava Zugaro a Paganica, della cava ex Masci ubicata a Tempera, della cava Vaccarelli a San Giacomo e della cava Centi a Ocre".

Fabiani sostiene il contrario: "Prima di scegliere Pontignone furono analizzate le ipotesi alternative e per motivi ambientali sono state scartate. I documenti che lo dimostrano li porteremo al nostro ricorso".

B.B.

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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