Sofia Loren in rosso a Cannes Al Photocall Di 'La Voce Umana': "Io 80 Anni, Ma Piena Di Energia!"

Con Marcello Mastroianni vent'anni di lavoro e divertimento

22 Maggio 2014   11:15  

Eccola Sofia Loren, 80 anni il 20 settembre, al festival di Cannes per il restauro di Matrimonio all'italiana 50 anni dopo e per l'inedito "Voce umana" da Jean Cocteau, che ha interpretato diretta dal figlio Edoardo Ponti, guarda al futuro.

''Gli anni che passano? Che ci posso fare! Per il compleanno la mia famiglia mi farà una bella festa, io sto benissimo, mi sento piena di energia, di voglia di fare. Come sempre ", dice.

La sua professionalità è leggendaria, nonostante la stanchezza ha voglia di raccontarsi, ma certo con la commozione bisogna fare i conti.

''Di tutti i miei film, di quelli con Vittorio e Marcello ricordo i minimi dettagli, tutto - dice e la voce già s'incrina - certe scene mentre le giri sai già che non le dimenticherai mai. Penso a quella della Ciociara quando lei butta il sasso, è come se mi vedessi davanti De Sica, stava dietro ad una montagnola, si era fatto piccolo piccolo per la tensione''.

L'emozione di Cannes, la standing ovation, la voglia di lavorare, gli anni che passano, il figlio Edoardo accanto e quel manifesto con Marcello Mastroianni in una scena di Otto e mezzo con un'espressione e una bellezza da perdere la testa.

Arrivare al festival e vedere quelle gigantografie con il primo piano di Marcello, ''che emozione, che bello, c'è anche lui qui con me. Ogni momento mi ricordo di quelli passati insieme e sono tantissimi, 20 anni della nostra carriera, tutti particolari, era un uomo straordinario con un grande senso dell'umorismo e quando arrivava la stanchezza si metteva a raccontare barzellette. Venti anni di lavoro e divertimento''.

E' un giorno che mette a dura prova Sophia Loren, un'emozione dietro l'altra, la fila di giornalisti da tutto il mondo che la cerca.

Al figlio ha regalato un'interpretazione che per lei era una sfida, ''è un'attrice istintiva, non prova, qui per sei settimane, come una pièce teatrale, ha preparato la parte. Per lei era veramente un obiettivo'', dice il figlio.

Quel monologo della donna abbandonata dall'amante, che spera di riconquistarlo ma poi si dispera quando capisce che è sconfitta, ''dall'inizio della carriera era un sogno, l'avevo visto con la Magnani, mi ero detta che un giorno ci sarei riuscita anche io. Un monologo bellissimo, una meta per tante attrici, certo la Magnani era la Magnani, un'attrice straordinaria, di temperamento, sensibilità e coraggio fuori dal comune, ora ce l'ho fatta anche io''.

 

La Loren rievoca volentieri i primi passi della sua carriera e confessa che quando De Sica la chiamò per un provino de "L'oro di Napoli" tremava dall'emozione.

"Lui si limitò a una breve chiacchierata in napoletano con me e dopo poche frasi già mi aveva scelta. Non ci potevo credere ma per tutti gli anni della nostra collaborazione non c'è mai stato uno screzio, un'incomprensione. Ci bastavano poche parole nella nostra lingua e io sapevo cosa fare".

 

Sophia Loren ricorda poi che l'incontro con De Sica faceva seguito a una moltitudine di piccoli ruoli in tantissimo cinema italiano.

 

"E' stato il periodo più duro della mia carriera perché pensavo solo a trovare lavoro per portare a casa un po'di soldi per mia madre e noi figlie. Non guardavo neanche i copioni, se solo c'era l'opportunità di lavorare. Poi tutto è cambiato, come in una favola".

 

La Loren, ancora di più ora che è avanti con gli anni, è un mito italiano nel mondo: lei ci convive benissimo, ''perché non mi sono mai considerata tale''.

L'Italia vista da fuori ''è un bellissimo paese, speriamo che tutto andrà avanti e non solo per noi, è tutto il mondo che deve andare bene. Ma non voglio parlare di politica, non saprei parlarne''.

Prima di salutare racconta di avere nel cassetto un ''sogno, una cosa che vorrei fare e non ho mai fatto, e di più non posso dire''.


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