Soldi per le scuole pericolanti. Meglio tardi che mai...

25 Novembre 2008   13:07  

Scuole insicure, anzi pericolanti: meglio tardi che mai. La Giunta regionale ha approvato il Piano stralcio per la messa in sicurezza degli edifici scolastici comunali, con un investimento così ripartito: 3 milioni euro di fondi regionali stanziati con l'ultima variazione di bilancio, 2 milioni 855 mila euro di fondi statali assegnati alla Regione Abruzzo ai sensi della Legge n. 23/1996 e 4 milioni 745 mila euro provenienti dagli Enti Locali.  A beneficiare della somma stanziata saranno 92 scuole della regione.
A pensarci bene non era una cifra proibitiva, la stabilizzazione dei precari e dei portaborse supera di gran lunga la somma stanziata dalla Regione. E nell'ultimo consiglio regionale lo stanziamento ha seriamente rischiato di saltare,  a causa della  litigiosità dei partiti e dei reiterati tentativi di assalto alla diligenza, che chiude, da tradizione, ogni legislatura..

A lanciare l'allarme intanto sulla condizione delle scuole del capoluogo L'Aquila ci pensa  Giampaolo Arduini, consigliere comunale dell'Udeur: "La precarieta' e la fatiscenza di alcuni plessi scolastici - afferma l'esponente politico -  la dicono lunga sulla sicurezza degli studenti e del personale che opera all'interno delle scuole cittadine e non solo. Il problema e' tanto grave quanto annoso. Le difficolta' poi in cui versano gli Enti locali non lasciano scampo al rischio costante di incidenti. Il recente taglio di fondi nell'ultima manovra finanziaria di 23 milioni di euro sui 100 milioni disponibili, dimostrano quale sia lo stato di salute della finanza pubblica soprattutto dopo le dichiarazioni per nulla rassicuranti di taluni esponenti di governo e della maggioranza che scaricano su Regioni, Province e Comuni, indiscriminatamente ogni responsabilita'.

Ci è voluta insomma la tragedia del Liceo di Rivoli e la morte di un ragazzo a dare una mossa alla politica.  Era noto da anni che solo otto scuole su cento in Abruzzo sono a rischio, maglia nera in Italia. Ora dovranno essere fatti gli appalti, e ci vorranno mesi e mesi per competare i lavori, speriamo senza intoppi burocratici. Incrociamo le dita.

FT


L'articolo di abruzzo24ore.tv sulle pericolanti scuole abruzzesi



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