Solo a L'Aquila attiva la scintigrafia con leucociti marcati

Esami dai tempi rapidi

09 Dicembre 2010   12:00  

Un esame per stabilire, in tempi rapidi, la natura di infiammazioni e infezioni senza sottoporsi, come accade normalmente, a piu' accertamenti e controlli. Si tratta della 'scintigrafia con leucociti marcati', metodica recentemente attivata all'Ospedale di L'Aquila, l'unico a praticarla in Abruzzo, nel servizio di Medicina Nucleare, diretto dal dott. Massimo di Pietro.

La scintigrafia con leucociti marcati, è un esame di alta investigazione sanitaria (per immagini) cui si ricorre, di solito, quando altre verifiche non siano riuscite a chiarire l'origine di sintomi come, ad es., una febbre persistente. Al paziente, viene prelevato del sangue da cui vengono isolati i leucociti (ossia i globuli bianchi). Queste cellule vengono poi marcate con opportune sostanze radioattive (ovviamente in bassi dosaggi in modo da non nuocere alla salute) e vengono somministrate nuovamente al soggetto. A 3 e a 24 ore dalla somministrazione vengono effettuate delle scansioni con la gamma camera per localizzare la sede di concentrazione dei leucociti marcati e trarne le dovute conclusioni. Il referto con le relative immagini e' pronto nel giro di 2-3 giorni. Cosi' si evita al paziente di dover affrontare tutta una serie di esami che comportano tempi lunghi.

L'unità operativa complessa di Medicina Nucleare del S. Salvatore e' l'unica, attualmente in Abruzzo, a poter disporre di questa metodica e dal giugno scorso, mese in cui è stata attivata, è stata utilizzata su oltre 30 soggetti, residenti prevalentemente dell'aquilano: pazienti che, senza questo nuovo strumento d'indagine, sarebbero stati costretti a rivolgersi altrove (per lo più a Roma). E' facile quindi prevedere che la scintigrafia con leucociti marcati, proprio perche' in regione si pratica solo all'Aquila, diventerà a breve uno dei punti di forza dell'ospedale del capoluogo regionale, richiamando pazienti da territori di altre Asl abruzzesi e da altre regioni. In generale, i pazienti che hanno bisogno degli accertamenti di Medicina Nucleare, in larga prevalenza, hanno patologie oncologiche o sono stati operati in ortopedia, con relativa applicazione di protesi. Il 70% delle verifiche viene compiuta sulle ossa, il resto su organi diversi come cuore, tiroide, fegato e cervello. Medicina Nucleare, da gennaio a ottobre del corrente anno, ha effettuato poco meno di 2.000 ecografie e 2.600 scintigrafie (entro l'anno si superera' quota 3.000). I locali dell'ospedale, che ospitano il Servizio, non hanno subito gravi lesioni in seguito al terremoto e hanno consentito la ripresa delle attivita' sin dal giugno del 2009. Tra le nuove prestazioni di Medicina Nucleare c'e' la scintigrafia cerebrale per la diagnosi del morbo di Parkinson, avviata a ottobre. Se ne fanno 2-3 a settimana. "Uno dei punti di forza della nostra Unita' Operativa", dichiara il dott. di Pietro, "e' sicuramente costituito dai nostri tecnici che hanno grande professionalita' e si prodigano al massimo, al di la' del dovuto e in modo impagabile".


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