L'indagine dei carabinieri del Nas, è scaturita dalla denuncia di un padre, che preoccupato per le salute del figlio, si è rivolto alla caserma dei carabinieri, denunciando che il figlio per gonfiare i muscoli faceva uso di anabolizzanti.
Gli uomini dell'Arma hanno cominciato così le indagini che attraverso l’inchiesta «Mr. Muscoli», dopo mesi di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e sequestri, ha consentito di scoprire un maxi giro di doping tra le province di Chieti, Pescara e Teramo.
Sono ad oggi 18 le persone messe sotto accusa, tra loro personal trainer, body builder, ciclisti e frequentatori di palestre.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato firmato dal sostituto procuratore Rosangela Di Stefano, i reati contestati, a vario, sono utilizzo o somministrazione di farmaci e di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, traffico di sostanze dopanti, spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e falsità materiale.
Anabolizzanti e steroidi venivano importati dall’estero, in particolare da Thailandia, Hong Kong, Moldavia, Olanda, Germania, Belgio, Grecia, Bulgaria, India, Spagna e Cina.