Spacciava ruderi per case lesionate dal terremoto, geometra di Corropoli a processo

25 Ottobre 2011   12:21  

Il pm Stefano Giovagnoni ha chiesto il giudizio per Domenico Grilli, il geometra 56enne di Corropoli finito agli arresti domiciliari nell'agosto scorso nell'ambito dell'inchiesta sulle vecchie case fatte passare per lesionate dal terremoto 2009 per ottenere i fondi delle ristrutturazioni.

L'uomo è accusato di tentata truffa e falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Secondo la procura avrebbe redatto sette perizie in cui attestava falsamente che i danni rilevati su altrettanti immobili erano legati al sisma che ha colpito L'Aquila. Immobili che si trovano tra Corropoli e Controguerra, in aree fuori dal cratere. Questo, per l'accusa, permettendo l'erogazione dei rimborsi previsti e distribuiti dalla Cassa depositi e prestiti - parte lesa con il Comune di Corropoli - secondo le procedure indicate per le case di categoria A.

Il danno accertato ammonterebbe a circa 60mila euro, anche se per il momento nessun contributo era stato ancora materialmente erogato. Sessanta le case controllate, visto che per ciascuna è riconosciuto un contributo massimo di 10mila euro, per ottenere il quale è necessario attestare il nesso di causalità tra sisma e lesioni denunciate sugli immobili.

L'inchiesta, scattata dopo alcuni esposti, prosegue ora per gli altri cinque indagati: un altro geometra e alcuni privati. 


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