Proseguono le indagini degli inquirenti sulla sparatoria verificatasi nella notte tra venerdì e sabato in via Gioberti a Pescara, a ridosso della strada parco, in cui è rimasto gravemente ferito all'occhio un 44enne cinese, ed in maniera meno seria un uomo di Roseto ed una ragazza 22enne del capoluogo adriatico.
La polizia ha individuato il presunto colpevole, colui che avrebbe esploso i colpi da un balcone che si affacciava sulla via. Si tratta, a quanto risulta, di un bancario di 45 anni, residente per l'appunto in via Gioberti, nella cui abitazione le forze dell'ordine avrebbero rinvenuto 47 armi in libera vendita (tutte entro e non oltre i 7 joule e mezzo di potenza) tra pistole e fucili.
L'uomo, sul cui capo pende l'accusa di lesioni gravi (in quanto, secondo i primi riscontri degli inquirenti, non avrebbe avuto intenzione di uccidere, ma solo di fare male) è stato quasi subito tradotto in questura per essere sottoposto ad interrogatorio. Ascoltato per circa sei ore, ha negato e continua a negare qualsiasi addebito in riferimento all'episodio.
Si profila, intanto, la necessità di procedere ad esami approfonditi sulla presunta arma della sparatoria (a pressione, dunque non sottoponibile alla prova dello stub) e sui proiettili, onde accertare l'eventuale compatibilità con l'anima rigata della canna. Nel frattempo, sempre oggi, la la questura presenterà un rapporto al pubblico ministero Barbara Del Bono.
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