Stamina, ministro Lorenzin all'ospedale di Chieti incontra papà Noemi

21 Dicembre 2013   13:11  

 "E' una vicenda giudiziaria estremamente inquietante. Io sono molto preoccupata per la salute dei cittadini italiani e per queste famiglie che sono in condizioni di grandissima sofferenza". E' quanto ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, riguardo al metodo Stamina a margine della visita oggi a Chieti all'ospedale clinicizzato dove ha potuto visitare il Centro nazionale di alta tecnologia in Oftalmologia.

E al termine della sua visita, prima di lasciare l'ospedale, il ministro ha incontrato Andrea, il papa' di Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele per la quale c'e' stato il via libera dai giudici del Tar dell'Aquila ad accedere d'urgenza al metodo Stamina.

 "La politica - ha detto ancora Lorenzin - deve fare la politica e deve rispettare la scienza e il metodo scientifico. Come ministro devo vigilare affinche' vengano rispettate le regole e, soprattutto, la salute dei cittadini".
Le dichiarazioni sul metodo Stamina traggono origine appunto dalla vicenda di Noemi. "Il servizio sanitario nazionale non puo' permettersi di autorizzare cure che non siano considerate tali secondo la scienza", ha detto ancora Lorenzin.

Secondo cui "il ministro e' un soggetto terzo, non e' un nemico delle famiglie, pero' deve fare anche applicare la legge lasciando alla scienza il suo compito. Da questa storia difficilissima vengono fuori insegnamenti: rivedere l'assistenza ai malati e riflettere sulla necessita' di rafforzare le istituzioni scientifiche. Credo che il Parlamento dovra' affrontare questi temi. Se le istituzioni prendono un abbaglio devono pagare per questo.

Da parte mia, mi sento di esprimere tutta la mia comprensione che pero' non puo' diventare irrazionalita'".

"E' stato un lungo colloquio - ha dichiarato il papa' di Noemi - nel corso del quale ho chiesto al ministro di far sbloccare le liste di attesa perche' le persone muoiono. Se domani si scoprisse che un trattamento e' efficace, chi si prendera' la responsabilita' delle morti di tante persone che non vi hanno potuto accedere? Sicuramente ora torno a casa senza poter dare una risposta a Noemi.

L'ordinanza del Tar c'e' ma non viene rispettata. Auspichiamo che venga chiamata al piu' presto in modo che Noemi possa raccontare al ministro i miglioramenti che ha avuto grazie al trattamento".


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