Il turismo balneare fra liberalizzazioni e Bolkestein. Per gli stabilimenti balneari abruzzesi è arrivato il momento decisivo ed evitare la polverizzazione di 800 imprese familiari che danno lavoro ad oltre 4mila persone in alta stagione, e le due principali confederazioni del settore, Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio, che rappresentano oltre il 90 per cento della categoria, si danno appuntamento domani per una conferenza nazionale che assume il carattere di stati generali.
A partire dalle 14.30 nella sala conferenze del Palazzo del Turismo di Cesenatico, gli associati alle due confederazioni arriveranno da tutta Italia per confrontarsi e capire quale strada percorrere per proseguire a lavorare con serenità e poter dunque investire e salvaguardare i livelli occupazionali.
Fra i sei relatori ufficiali c’è anche il presidente dei balneatori abruzzesi di Fiba-Confesercenti, Antonio La Torre.
“Questo appuntamento è decisivo per sottolineare la particolarità dell’Adriatico rispetto ad altri mari italiani: qui c’è un turismo popolare, ad ingresso libero, che ha consentito a tutti di godersi la vacanza al mare con prezzi contenuti, mentre altrove non è stato così.
Il nuovo governo sta approfondendo ora alcuni aspetti tecnici – spiega La Torre – e ci siamo dati appuntamento a metà marzo per definire la linea italiana.
Puntiamo su capisaldi per noi intoccabili: riconoscimento del valore aziendale, necessità di dare alle Regioni un periodo di transizione e prorogare le concessioni, affermare il principio che liberalizzazione non vuol dire solo sostituire i concessionari esistenti con altri.
Per questo non si può abbassare la guardia e occorre difendere le prerogative dell’Adriatico e delle imprese che ne hanno fatto ‘il’ mare degli italiani”.