L'azienda annuncia altre due settimane di cassa integrazione a novembre e un possibile aumento della produzione per il modello Ducato.
Nuove settimane di cassa integrazione per i dipendenti di Stellantis nello stabilimento di Atessa, con l’aggiunta di un parziale ripristino del terzo turno notturno in risposta all’aumento delle richieste di mercato per il furgone Ducato. La notizia è stata comunicata dalla Direzione aziendale di Stellantis Atessa ai rappresentanti sindacali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, con lo scopo di illustrare la situazione attuale e le prospettive per i prossimi mesi.
La decisione prevede il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (Cigo) per altre due settimane, dal 4 al 17 novembre, coinvolgendo fino a 1.500 lavoratori del plant. Si tratta di una misura precauzionale adottata per far fronte alla domanda variabile e agli andamenti incerti del mercato automobilistico.
Ritorno del terzo turno notturno. La stessa direzione ha anche anticipato la possibilità di riaprire parzialmente il terzo turno durante il mese di novembre, proprio per far fronte a un incremento delle richieste produttive del modello Ducato, uno dei veicoli commerciali di punta dell'azienda e tra i più richiesti in Europa.
Questa scelta riflette l’importanza strategica dello stabilimento di Atessa, che rappresenta uno dei più grandi impianti di veicoli commerciali in Europa, fondamentale per la produzione del furgone Ducato e per l’intero segmento dei veicoli leggeri.
Il ritorno del terzo turno notturno potrebbe, dunque, rappresentare un primo segnale di ripresa, anche se rimane condizionato dalle oscillazioni della domanda e dalle incertezze che ancora caratterizzano il mercato globale. Stellantis continua a monitorare l’evoluzione del settore e a valutare nuove strategie per garantire flessibilità nella produzione e rispondere tempestivamente alle richieste dei clienti.