Striscioni, crisi industriali, precari fuori il cancello

Cronache dall'Emiciclo/1

21 Settembre 2010   13:52  

Comincia con la clamorosa protesta di Maurizio Acerbo, Rifondazione) e Antonio Saia (Comunisti italiani, la seduta del consiglio regionale di oggi. I due hanno invaso lo spazio antistante e hanno aperto uno striscione per mostrare la lor inequivocabile contrarietà ala nomina a vice-commissario Antonio Cicchetti. Un preambolo, questo della manifestazione indetta da parte di alcuni Comitati cittadini nel pomeriggio all'apertura dei lavori della seduta straordinaria sulla ricostruzione e su Abruzzo Engineering, società partecipata dalla regione per cui l'opposizione chiede una commissione d'inchiesta. Ben diverso è il giudizio sul vicecommissario da parte del Presidente Gianni Chiodi.
E il presidente Chiodi, ascoltato ieri come persona informata dei fatti in Procura sull'inchiesta degli appalti del G8 e ricostruzione si toglie qualche sassolino della scarpa, contro chi lo ha trascinato in un tritacarne mediatico.
Tornata la calma il dibattito in aula si è sviluppato intorno alle interrogazione ed interpellanze, tra cui quelle di Cesare D'Alessandro, Italia dei valori, sui costi delle sedi di rappresentanza all'estero della Regione, sulla crisi della Tecnolabs dell'Aquila dove sono 160 i lavoratori  a rischio disoccupazione, a firma del consigliere Giovanni D' Amico.
Fuori i cancelli dell'Emiciclo intanto monta la protesta dei precari della scuola. I tagli del ministro Gelmini rischiano di costare il posto di lavoro a centinaia di insegnanti e ausiliari precari, minando anche la qualità della didattica. I sindacati chiedono che sia la Regione e farsi carico anche finanziariamente di questa ennesima emergenza abruzzese.

Nel servizio interviste a Maurizio Acerbo, Gianni Chiodi, Giovanni D'Amico, e a lavoratori precari della scuola.

FT


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