Studenti a casa: tempi del trasloco per la scuola sequestrata a Teramo

04 Ottobre 2024   11:15  

Mille studenti in attesa di una nuova sede dopo il sequestro del convitto Delfico per problemi di sicurezza strutturale.

AGGIORNAMENTO: Nel pomeriggio, Comune e Provincia di Teramo hanno reso noti i tempi per il trasloco forzato degli studenti del convitto Delfico, sequestrato nei giorni scorsi. Le attività didattiche non riprenderanno prima di 7-10 giorni, durante i quali gli studenti rimarranno a casa. Una parte di essi sarà temporaneamente trasferita nelle aule dell’università di Teramo, ma la distribuzione dei mille iscritti richiede ulteriori spazi che saranno individuati a breve. La gestione di questo trasferimento richiederà un importante sforzo logistico da parte delle istituzioni locali, che si sono impegnate a trovare soluzioni idonee in tempi brevi.

Il problema che ha portato a questa situazione è legato al sequestro dello storico edificio che ospita il convitto Delfico, uno dei principali istituti scolastici della città, disposto dalla Procura per gravi problemi di staticità. Il provvedimento è stato eseguito dopo che uno studio tecnico ha evidenziato un rischio concreto di crollo dell'edificio. La struttura, situata in piazza Dante, ospita scuole di vari gradi, dal liceo scientifico al liceo classico e coreutico, per un totale di oltre mille studenti. In seguito alla notifica del sequestro, l'intero complesso è stato sgomberato e tutte le attività didattiche, lavorative e convittuali sono state sospese fino a nuova data.

La decisione della Procura è il risultato di un’indagine guidata dal pm Davide Rosati. Lo studio peritale, commissionato dal Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna, ha evidenziato un indice di vulnerabilità sismica molto preoccupante. Questa perizia ha confutato le valutazioni precedenti effettuate dalla Provincia tra il 2017 e il 2019, quando erano stati conclusi i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’edificio.

La chiusura dell’edificio ha scatenato un’emergenza logistica che ha messo in crisi il sistema scolastico locale. La dirigente del convitto, Daniela Baldassarre, ha sospeso tutte le attività fino a quando non verranno individuate soluzioni alternative per proseguire l’anno scolastico. Le famiglie degli studenti e il personale scolastico attendono con ansia notizie sulle nuove sedi e sui tempi di riapertura delle attività.

L’edificio del convitto Delfico, che risale a quasi 90 anni fa, è un simbolo storico di Teramo, fondato nel 1813 per volere di Gioacchino Murat. La sua chiusura rappresenta un duro colpo per la città e ha sollevato preoccupazioni più ampie sulla sicurezza degli edifici scolastici in tutta la regione. Nonostante i recenti lavori di riqualificazione, i nuovi studi tecnici hanno rivelato problematiche strutturali gravi che richiedono un intervento immediato.

Ora le istituzioni locali si trovano sotto pressione per garantire che le attività scolastiche riprendano al più presto in sedi alternative. Le prossime settimane saranno decisive per risolvere questa crisi, e il Comune di Teramo insieme alla Provincia continueranno a lavorare per minimizzare l’impatto sui mille studenti coinvolti, cercando di ridurre al minimo il disagio per famiglie e docenti.


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