Studenti aquilani in occupazione incontrano i politici: "Il rischio è che L'Aquila si spopoli"

Oggi l'incontro con Giorgio De Matteis

18 Ottobre 2013   12:52  

Da quattro giorni si stanno confrontando con chi ha in mano le chiavi delle decisioni.

Così gli studenti superiori aquilani stanno svolgendo i giorni di occupazione e domani, con la fine della settimana scolastica, dovrebbe finire anche l'occupazione

Tutte le scuole hanno aderito, qualcuna ha potuto svolgere solo l'autogestione, e la scelta, decisamente nuova, è stata quella di confrontarsi subito con i politici locali che si sono susseguiti nei giorni.

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, i consiglieri Vincenzo Vittorini, Daniele Ferella, Guido Quintino Liris.

Oggi, all'Istituto Cotugno, a rispondere agli studenti c'era il vicepresidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis.

"Sono quattro anni che aspettiamo, voi dovete decidere-spiega un ragazzo al microfono- dovete attivarvi. Ci dite di attivarci, attivatevi. Non ce l'ho con lei, ma mi rivolgo a tutti quelli che decidono. Noi non possiamo niente, noi possiamo solo occupare"

E' di Giorgio De Matteis la legge n.41 che destinava soldi a strutture per gli studenti dell'Aquila, 8 milioni di euro.

Quei soldi ora diventeranno progetti, che i giovani, primi destinatari, non condividono.

I ragazzi chiedono qualcosa che si potrebbe identificare un luogo, lo stesso che avevano i giovani prima del sisma: prima ci si vedeva sotto i portici, in via Sassa, in Via Roio, e non necessariamente per bere. Ci si incontrava, si stava insieme. Come in una città normale.

Oggi la città non è normale e i ragazzi chiedono azioni concrete: spazi per loro, potere decisionale, o la città si spopolerà.

"Io la legge l'ho fatta, e nel 2011 era pronta. Solo di recente il Comune ha proposto progetti che i giovani non condividono- spiega De Matteis- ma devono essere chiare le responsabilità di questo ritardo".

Con De Matteis i ragazzi sono entrati nel merito della questione degli spazi giovanili.

Le risposte tardano ad arrivare, anche alla luce del fatto che gli attuali progetti del Comune, sono lontani da spazi per i giovani in centro storico, ma è lì che i giovani vogliono stare. Lo vogliono, però, in modo "normale".

"In maniera composta e precisa i ragazzi fanno questa protesta, e ora deve seguire una proposta. Dovremo fare altri incontri, bisogna lavorare. Ma senza inutili sceneggiate. Oggi soprattutto dobbiamo lavorare per i fondi per la ricostruzione. Lo Stato ora deve rispondere seriamente".

Nell'intervista:
Valerio Di Pasquale Fiasca e Clarissa Gola, studenti aquilani
Giorgio De Matteis

di Barbara Bologna


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