Studenti immigrati nelle scuole italiane: Abruzzo regione capofila n

25 Settembre 2006   12:45  
Con l´inizio dell´anno scolastico il Ministero della Pubblica istruzione ha reso pubblici i dati sulla presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane. All´apertura dello scorso anno scolastico gli alunni con cittadinanza non italiana erano circa 430mila, con una incidenza di quasi il 5% nel totale della popolazione scolastica. L´aumento nel triennio 2003/2005 è stato in media di 65mila unità all´anno. Nell´anno scolastico iniziato si stima che il totale degli alunni stranieri raggiunga le 500.mila unità. Da questo studio l´Abruzzo emerge come regione capofila di tutto il centro-sud per l´integrazione scolastica. Lo sottolinea l´onorevole abruzzese Carlo Costantini (IdV) L´incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana sul totale degli alunni abruzzesi per ogni ordine scolastico è di circa il 4%, oltre il triplo della media delle regioni del sud, ferma all܉,2%. "Ancora più indicativa di questo straordinario risultato – che avvicina la nostra regione al nord d´Italia – spiega Costantini - è la sua equilibrata ripartizione nelle singole scuole, dell´infanzia con il 3,5%, della primaria con il 4,7%, della secondaria di primo grado con il 4,6% e della secondaria di secondo grado con il 2,0%. Questo dato positivo, che rivela la capacità del sistema scolastico regionale abruzzese di rendersi anche laboratorio di coesione sociale, sembra dovuto all´azione di diversi fattori: la capacità e lo spirito di accoglienza che storicamente caratterizzano gli abruzzesi; la sintonia degli enti locali con il mondo della scuola". Secondo il deputato pescarese, Regione, Province e Comuni hanno saputo relazionarsi in modo positivo con Università, associazioni di immigrati e di volontariato, famiglie e mediatori culturali per valorizzare i progetti didattici e le esperienze di docenti e di dirigenti scolastici; la capacità dei docenti abruzzesi e l´attività di formazione avviata da alcuni anni che li ha preparati alle prassi e alle modalità attraverso le quali favorire la piena integrazione degli alunni figli di immigrati, insegnando loro la nostra lingua e la nostra cultura e al tempo stesso valorizzando le loro differenze culturali. "Esattamente quanto considerato nei giorni scorsi dal ministro Giuseppe Fioroni - continua Costantini - secondo il quale l´immigrazione, soprattutto nella scuola, non va vista come ´un´invasione´, ma come ´una straordinaria opportunità per un´educazione più ricca e capace di guardare oltre i confini nazionali ed europei e di stimolare il dialogo e lo scambio interculturale´". In Abruzzo emerge, quindi, una scuola all´altezza dei difficili compiti che la attendono, capace di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori condivisi. "Un risultato positivo, ma non un traguardo - conclude il deputato dipietrista - piuttosto un punto di partenza affinchè la scuola abruzzese possa sempre più distinguersi per la capacità di formare nuove generazioni nel segno del dialogo, dell´arricchimento culturale reciproco e della pace.

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