Studio 37 n.11 - Cartelle esattoriali milionarie dell'Agenzia delle Entrate, adesso basta giochetti!

ne parliamo con Annamaria Bonanni commercialista

19 Ottobre 2012   07:49  

L’Agenzia delle Entrate sta inviando una montagna di comunicazioni relative all’Iva non versata nel 2008.

Sono centinaia di cartelle esattoriali di 20, 30, 40mila e più euro da versare in un'unica soluzione, "se d'accordo" con i conti dell'Agenzia.

Una mazzata incredibile capace di cambiare la vita a molti artigiani e commercianti di questa città disastrata, un fulmine a ciel sereno dovuto ad un'interpretazione della Legge mai vista in precedenza.

Dopo le mazzate di Inps e Inail una nuova problematica nata da un'interpretazione "anomala" dell'Ente.

Sarebbe auspicabile che prima di riversare cartelle così salate si concerti il problema con le categorie colpite, insomma non è possibile far arrivare mediante posta a centinaia e centinaia di aziende, commercianti e artigiani del cratere cartelle così rilevanti senza prima avvisarli.

Atti che nelle persone più deboli potrebbero far scattare scelte irreparabili, magari senza alcuna motivazione e, come scopriremo, è proprio questo il caso.

Un'ultima domanda, ma se queste cartelle si riveleranno non dovute chi pagherà per questo ennesimo atto a dir poco "maldestro"?

IL FATTO

Il contribuente mensilmente o trimestralmente liquida e versa l’iva dovuta. Nella dichiarazione annuale, riporta il debito totale dell’anno e tutti i versamenti periodici effettuati. Di fatto quindi, fino ad oggi, tutti i versamenti non effettuati nel corso dell’anno confluivano nella dichiarazione annuale e venivano versati in unica rata o nelle rate permesse dall’Unico, con l’aggravio naturalmente delle sanzioni per mancato versamento nei termini mensili o trimestrali.

Tale procedura è stata valida si può dire da sempre e chiaramente vale anche per il 2008, con dichiarazione nel 2009. Questo comporta tuttavia che gli importi che si dovevano pagare a luglio 2009 beneficiano della rateazione e dell’abbattimento per il sisma.

Adesso cosa succede? Siccome lo stato ha bisogno di soldi, ha deciso che i versamenti mensili e trimestrali del 2008 non devono più confluire nella dichiarazione annuale, ma devono essere pagati per intero e subito, essendo relativi al 2008.

Questo non può essere accettabile, per due motivi:

  1. Il pagamento può essere fatto nella dichiarazione annuale, tant’è che è regolarmente previsto nel modello unico: dal quadro L emerge il debito IVA comprensivo anche dei versamenti periodici non effettuati. Per essere fondata la richiesta di tali somme, i tributi avrebbero dovuto mantenere la loro autonomia.

  2. Non si possono cambiare le procedure di punto in bianco, per di più a posteriori.

 

Ecco un esempio di lettera inviata per oltre 25mila euro!

 


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