Su Costa Crociere incidente shock, madre intossicata e bimbi digiuni. @CostaCrociere

Da parte della società niente scuse e nessuna risposta

09 Novembre 2014   09:46  

È la compagnia di crociere più conosciuta del mondo, il vanto italiano ormai completamente nelle mani degli americani del gruppo Carnival.

La compagnia che dal 2011 ha dovuto giustificare un terribile incidente che ha visto affondare la Costa Concordia e la morte di 32 persone fra i passeggeri. (Il processo per il tragico incidente è in corso e vedremo di chi saranno le colpe Ndr).

Solo qualche settimana fa ha avuto "l'onore" di ricevere un servizio non proprio edificante da parte della trasmissione d'inchiesta Report sulla sicurezza delle sue navi.

Ma ancora una volta non risponde alle legittime aspettative dei suoi clienti ed alle domande dei giornalisti.

Ormai da giorni cerchiamo risposte concrete all'episodio che ha visto il 4 novembre intossicata dal glutine una giovane madre affetta da Celiachia da parte dello staff di Costa Serena.

Lo stesso che nei medesimi momenti non forniva soluzioni a tre coppie di genitori con bambini neonati per il pranzo degli stessi lasciandoli letteralmente digiuni.

IL FATTO
Il 4 novembre la Costa Serena era attesa da quasi 200 persone all'imbarco di Civitavecchia, tra questi alcune famiglie con bambini più o meno grandi e le tre sfortunate protagoniste.

Per una decisione del Comandante Mauro Muratore la Serena, però, a Civitavecchia non sarebbe mai arrivata, già dalla sera del 3 novembre era stato deciso di procedere speditamente e direttamente al successivo porto, quello di Napoli.

Nessuno da parte di Costa avverte i passeggeri del cambio, gli stessi si ritrovano al momento dell'imbarco, oltre 18 ore dopo, a dover salire in fretta e furia su uno dei quattro bus allestiti in tutta fretta per raggiungere Napoli dal porto di Civitavecchia dopo un viaggio di oltre 4 ore.

IL CAOS
I problemi nascono quando l'incuria di Costa nei confronti di chi ha pagato, anche salatamente, una crociera si scontra con le esigenze reali delle persone.
Per primi i bisogni dei bambini poiché l'imbarco di Civitavecchia sono anni che viene fatto sotto ad un tendone provvisorio con servizi igienici provvisori e con riscaldamenti provvisori.

Inoltre i passeggeri, come da biglietti, arrivano dalle 12.00 in più convinti di ricevere ospitalità per il pranzo, mentre si scontrano con un buffet fatto di panini.

Proprio da questo buffet scaturisce la prima grave mancanza di professionalità di Costa Crociere. Una giovane madre celiaca ha avuto una reazione allergica mangiandone uno, d'altronde la fretta del personale della compagnia di crociere a far salire tutti sui bus, la scarsa conoscenza del problema "glutine" e l'impossibilità di fornire alternative hanno indotto la giovane madre a mangiare ugualmente anche perché per prescrizione medica non può saltare alcun pasto principale.

"Appena arrivati al terminal (dall'Abruzzo) abbiamo subito notato l'assenza della nave sulla banchina - racconta il marito - il personale neanche ci forniva spiegazioni, ma quando ho visto caricare le nostre valigie su un bus ho capito che qualcosa non andava. Ci hanno costretto a digiunare, ma verso le 16.00 senza neanche una sosta all'autogrill mia moglie ha dovuto mangiare un po' di salame dal panino di nostra figlia, siamo stati attenti, ma era ugualmente intriso di glutine ed è stata male per tutto il viaggio, rimettendo più volte. L'accompagnatrice di Costa neanche faceva fermare il pullman al grido di "Prima partiamo e prima arriviamo". D'altronde già all'imbarco eravamo stati costretti a dare da mangiare a nostro figlio di 14 mesi due yogurt perché nessuno di Costa aveva pensato che il bambino in corso di svezzamento senza glutine non potesse mangiare una rosetta con il salame!"

Un altro passeggero racconta sconvolto:
"Quando siamo arrivati (da Foggia) nostra figlia di 8 mesi doveva mangiare, eravamo convinti di farle scaldare la pastina con il condimento sulla nave, ci siamo trovati a doverlo fare in un bar poco fuori dal porto che si è sostituito gentilmente a Costa. - ci racconta il padre - Questa storia, però, non finisce qua, nonostante le nostre rimostranze prima, durante e dopo Costa Crociere continua a far finta di nulla. Ne parlerà al mio ritorno con il mio legale".
Anche un terzo bambino di pochi mesi "ha dovuto arrangiarsi" alla meglio per non restare digiuno fino alla sera.

IL SILENZIO DI COSTA
Di una compagnia che dovrebbe fare della soddisfazione del cliente la maggior e miglior pubblicità ci meravigliamo.

I quasi duecento passeggeri si aspettavano almeno delle scuse da parte del capitano, Mauro Muratore, ma nulla, per Costa è come se nulla fosse successo.
Anche noi, più volte, abbiamo cercato il dialogo sull'accaduto tramite Facebook e Twitter (visto che da tempo l'ufficio stampa non risponde alle email che gli inviamo ndr), ma nessuno si è degnato di rispondere alle legittime domande poste.

Rimane l'amaro in bocca soprattutto alle tre coppie di sfortunati genitori che hanno visto i loro diritti primari calpestati ed iniziare nel peggiore dei modi una crociera per la quale Costa Crociere viene lautamente pagata.
Noi siamo qui, Costa conosce i nostri recapiti e se avrà qualcosa da dire saremo pronti a raccogliere il pensiero della società e del capitano Mauro Muratore.


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Il "buffet" contaminato ed il bus
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