Sul tavolo della ricostruzione, bicchieri mezzi pieni e bicchieri mezzi vuoti

12 Maggio 2011   17:43  

La ricostruzione che divide: a seguito del tavolo del giovedi i comunicati stampa, di segno opposto  del commissario Chiodi e dell'Italia dei valori dell'Aquila.

Il commissario Chiodi: ''I soldi ci sono e si può ricostruire in sicurezza''

I fondi pubblici previsti dal Governo sono adeguati a garantire che la ricostruzione della città dell'Aquila e dei comuni del cratere sia realizzata in completa sicurezza.

E' quanto emerso dal Tavolo degli Enti istituzionali per la Ricostruzione, coordinato dal Commissario vicario, Antonio Cicchetti, che si è riunito all'Aquila, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e del Commissario delegato per la ricostruzione. All'unanimità, si è riaffermata la necessità di ricostruire rispettando adeguati standard di sicurezza.

A questo proposito si è ribadito che i fondi stabiliti per la ricostruzione delle case E sono idonei e sufficienti a garantire all'Aquila e ai Comuni del cratere un alto livello di sicurezza.

Una certezza in più viene dal fatto che il Governo ha consentito che i contributi siano elargiti ai cittadini sotto forma di indennizzo e che, dunque, quest'ultimi siano liberi di scegliere progettisti e imprese ai quali affidare i lavori senza ricorrere a procedure di gara come avviene, invece, per la ricostruzione delle opere pubbliche che per la prima volta, grazie al ribasso dei prezzi, avrà un costo inferiore rispetto a quella privata.

L'obiettivo fondamentale, che tutti i soggetti coinvolti vogliono raggiungere, è di accelerare i processi di ricostruzione e di risolvere in modo operativo problemi e difficoltà, partecipando attivamente al Tavolo degli enti, che é il luogo deputato a condividere tutte le decisioni che riguardano il processo di ricostruzione.

Il Tavolo, inoltre, si è interessato delle questioni inerenti l'assistenza alla popolazione, trovando unanime consenso nelle misure da intraprendere, nonché delle problematiche inerenti la rimozione delle macerie e della proposta del Comune dell'Aquila sui piani di ricostruzione.''

Lelio De Santis (IDV): ''Di giovedì in giovedì, Letta ed  il tavolo della ricostruzione illudono la città con la complicità delle Istituzioni locali!''

''Da due anni la città è in preda alla confusione ed alle dispute fra i diversi attori, che fanno a scaricabarile sulle responsabilità dei ritardi e delle difficoltà di ogni genere che bloccano la ricostruzione delle case E e che impediscono di immaginare un futuro possibile per i cittadini che
vogliono restare.

Le squadre dei politici di professione, capitanate da Chiodi e da Cialente, col supporto dei vari De Matteis e Pezzopane, *si contrastano su tutto e non concordano su nulla, anche quando il Sindaco, Cialente, ci ha raccontato - e molti gli hanno creduto - di avere trovato la soluzione alla paralisi della ricostruzione nel famoso colloquio a Palazzo Chigi con il Presidente Chiodi e con il Sottosegretario Letta.

La città è presa in giro da tutti i protagonisti di questa brutta politica, capace solo di apparire e di alzare la voce, ma incapace di mettere il sedere su una sedia per qualche ora di seguito, meglio insieme  con e non contro, per affrontare uno alla volta i problemi concreti, che sono gli stessi da mesi: le macerie per le strade, i progetti delle *case E in qualche scantinato, gli spazi delle tendopoli ( piazza d’Armi, Collemaggio, ecc.) con erbacce e pietre come allora, *la cassa integrazione degli operai edili nonostante il cantiere più grande d’Europa, la morte lenta dell’associazionismo sociale e culturale…

A questo limite di classe dirigente, dobbiamo aggiungere il clima elettorale, che condiziona la politica nostrana anche quando, come ora, si vota altrove, e che comincia a pesare ancora di più in vista dell’appuntamento dell’anno prossimo.

Tutti i protagonisti si calmano solo il giovedì, quando arriva il paciere Letta, che tranquillizza o redarguisce i rappresentanti delle Istituzioni locali, considerandoli come scolaretti a cui dare consigli!

Ma i cittadini si aspettano da parte dalgli Amministratori Comunali, Provinciali e Regionali decisioni e soluzioni ai problemi; sono poco interessati alle dispute sterili ed alle visite infruttuose di Letta

Se non ci sono le condizioni per fare il proprio dovere, se la gestione commissariale continua ad emarginare gli Enti Locali, allora è meglio, e subito, lasciare, così i cittadini sapranno con chiarezza con chi prendersela!''


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