Sulmona, l'auto del sindaco in Ztl. I vigili non la multano ed è polemica. Il video

11 Dicembre 2011   19:22  

Quando si dice dare il buon esempio. Il fuoristrada del sindaco resta quasi per l'intero pomeriggio in divieto di sosta, nel pieno centro della città, senza che un agente elevi una contravvenzione, tantomeno che, come si dovrebbe, lo faccia rimuovere dal carro attrezzi.

Accade a Sulmona. Qualcuno riprende l'episodio con un telefonino, pubblica il video su Youtube ed impazza la polemica sulla rete. L'indignazione è generalizzata.

L'auto del sindaco Fabio Federico ieri è rimasta parcheggiata su Corso Ovidio, in Zona a traffico limitato, dalle 16 circa fino alle 19. Il primo cittadino era impegnato in Consiglio comunale dove lo aspettavano anche i manifestanti dei Comitati per l'ambiente che si oppongono alla realizzazione della centrale di compressione del gas che la Snam vorrebbe installare in città, e poi doveva presenziare ad  un'iniziativa pubblica poco distante.

Nel frattempo, a due passi, in piazza Garibaldi, i vigili elevano contravvenzioni ai comuni cittadini proprietari di auto per le quali è scaduto l'orario di sosta. Nonostante molti commercianti e singoli cittadini abbiano telefonato al comando dei vigili urbani per segnalare quel Suv fuori posto - sentendosi rispondere, tra le altre cose, che "la polizia municipale è impegnata in un servizio d'ordine per una manifestazione di protesta" - una pattuglia di polizia municipale arriva solo alle 18.45.

Al loro arrivo i due vigili trovano un folto assembramento di persone che si è formato attorno al fuoristrada. Passerà ancora del tempo, tra l'imbarazzo e l'indignazione generale, prima che gli agenti elevino la multa. Subito dopo arriva Federico che sale in macchina e va via.

Non è la prima volta che l'auto del primo cittadino ottiene la ribalta della cronaca. Qualche estate fa fu protagonista di una barbara vicenda in piazza Brigata Maiella, dove un vandalo gli gettò dell'acido sul cofano. L'episodio fece discutere per le sue conseguenze bizzarre. A pagare i danni fu infatti il Comune.

IL VIDEO


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