Superbonus: La Beffa per Cittadini e Imprese Secondo Ance e CNA, Critiche dalla Capitale

30 Dicembre 2023   15:53  

Una faticosa intesa sulla questione del Superbonus ha scatenato la delusione tra i costruttori abruzzesi, secondo quanto dichiarato dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) e dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA).

L'accordo, raggiunto in una riunione con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ha portato a un decreto ad hoc approvato in Consiglio dei ministri. La soluzione proposta non prevede una proroga, una richiesta a cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) si era opposto fin dall'inizio, ma introduce la possibilità per coloro con redditi sotto i 15.000 euro di mantenere l'agevolazione attraverso un fondo per la povertà.

Tuttavia, questa soluzione ha suscitato malcontento tra i costruttori abruzzesi. Il presidente di Ance Abruzzo, Antonio D'Intino, l'ha definita "una beffa per i cittadini e per le imprese". D'Intino ha sottolineato che negli ultimi due anni sono stati apportati almeno 70 cambiamenti normativi, portando a una perdita di liquidità a causa delle restrizioni del mercato dei crediti fiscali.

Secondo Ance Abruzzo, il nuovo provvedimento sul Superbonus sembra mirare a "salvare i cavoli del governo ma non salva la capra". L'associazione avverte che la soluzione proposta è una "sanatoria preventiva", mentre sarebbe stato più utile concedere più tempo per completare i lavori e raggiungere gli obiettivi energetici.

D'Intino esprime fiducia nell'approvazione da parte del governo della nuova legge quadro sugli incentivi, auspicando un orizzonte decennale che renda sostenibile la scelta delle famiglie italiane di intervenire sugli edifici. Tuttavia, la delusione è palpabile per la mancata accettazione delle richieste di proroga e per l'incoerenza delle nuove disposizioni, che sembrano andare contro i principi di miglioramento dell'efficienza energetica.

Anche la CNA Artigiani d'Italia critica la risposta del Parlamento come insufficiente e contraddittoria rispetto al principio del miglioramento della classe energetica. Il direttore regionale, Silvio Calice, sottolinea la mancanza di una "exit strategy" e l'assenza di misure per affrontare la cessione dei crediti, definendo la situazione irresponsabile e mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese del settore.


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