Sveltina in regione, emendamento al Piano Sanitario per dare più soldi ai giornalisti interni?

Approvato in Consiglio regionale un emendamento al Piano Sanitario presentato dal consigliere Emilio Nasuti, presidente della commissione bilancio, che vorrebbe riconoscere ai dipendenti di categoria D con qualifica giornalistica "l'alta professionalità" che si traduce facilmente in benefit contrattuali di tipo remunerativo, più soldi nello stipendio.

La norma, approvata a maggioranza (Forza Italia, Nuovo Centro Destra e UDC), ma con l'astensione del PD che ha preferito non votare contro, verrà probabilmente impugnata dallo Stato, ma inquadra la volontà precisa di creare due pesi e due misure e l'incapacità di questa politica di "fare i conti" con il paese reale.

A beneficiarne, infatti, non tutti quelli che in consiglio svolgono le funzioni di giornalista, ma solo alcuni.

Per gli altri nulla.

Infine una riflessione va fatta anche sul perchè inserire una emendamento sul personale giornalistico nel Piano Sanitario e perchè approvarla in sordina.

Evidentemente qualche perplessità l'aveva anche l'estensore e chi l'ha votata.

Per chi volesse leggerle, queste sono le Leggi emendate:

Legge Regionale del 10.3.2008 al n. 5

Nasuti risponde: "Ma quale sveltina il mio è un sub emendamento che regolarizza l'emendamento di Venturoni"

Pronta la risposta ad Abruzzo24ore.tv di Emilio Nasuti sul merito del "sub-emendamento" presentato per coprire un vuoto all'interno dell'emendamento del capogruppo del NCD Lanfranco Venturoni.

"Nessuna 'sveltina' e nessun fondo aggiuntivo che ricada sulle tasche degli abruzzesi - dice Nasuti - il mio è un sub emendamento che va ad integrare nelle alte professionalità anche i giornalisti esclusi dall'emendamento di Venturoni che includeva, invece, avvocati, dottori etc."

Il presidente della commissione bilancio è chiaro, la norma emendata in quel modo avrebbe "zoppicato" quindi la maggioranza gli ha chiesto di portare a correzione con la dicitura "nonché ai dipendenti di categoria D con qualifica di giornalista".

In questo senso il presidente ha anche specificato che questi salari accessori fanno parte di un plafond sindacale che si è voluto regolamentare per non assegnarli a pioggia e premiare la professionalità regolamentando chi ha diritto ad averne accesso e chi no.

Resta, però, il mistero sul perchè demandare tale regolamentazione ad una legge che regolamenta il Piano Sanitario regionale.

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