Sviluppo del Meridione, Conte ai sindacati: "Marciamo uniti"

11 Dicembre 2019   09:23  

“Il governo è determinato a riportare l’Italia sulla strada del rilancio degli investimenti: è un tema a cui attribuiamo la massima priorità e urgenza. L’incontro di oggi nasce come primo step di un progetto comune per il lavoro, lo sviluppo e l’innovazione nel nostro Paese. Fondamentale cercare di far marciare tutti nella stessa direzione. Il confronto sul piano degli investimenti pubblici è aperto”. Così, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte in apertura del tavolo con i sindacati sugli investimenti pubblici e il Meridione a Palazzo Chigi.

"L’azione di governo non si esaurisce nella manovra economica che ci apprestiamo a varare, ma con essa traccia primi passi importanti. Per quanto riguarda gli investimenti pubblici, la manovra destina innanzitutto 7 miliardi di euro aggiuntivi nel triennio 2020-2022 agli investimenti delle Amministrazioni centrali e degli enti territoriali, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale" ha detto Conte, sempre a quanto si apprende.


"Nel prossimo triennio, inoltre, vengono stanziati circa 3 miliardi di euro specificamente destinati ad un Fondo per l’attuazione del Green New Deal italiano - ha aggiunto - che finanzierà interventi volti a ridurre le emissioni, a rafforzare l’economia circolare e l’innovazione 'verde' dei processi produttivi. Nel complesso, poi, la manovra prevede contributi e incentivi agli investimenti privati per circa 3,2 miliardi nel prossimo triennio, e poi prevediamo miglioramenti nel corso dell’iter parlamentare. Abbiamo ancora altri 2 miliardi di euro destinati a misure previste per contribuire alla realizzazione di investimenti privati a favore di piccole e medie imprese".

"Ovviamente una particolare attenzione agli investimenti dobbiamo dedicarla al Mezzogiorno, che ha visto ampliare il suo divario di crescita e occupazione rispetto alla media europea e al Centro-Nord italiano. L'ampliamento di questi divari danneggia non solo il Sud ma tutta l'Italia, soprattutto in un contesto di difficoltà del commercio globale che penalizza anche le zone più dinamiche del Paese: non dobbiamo dimenticare che la domanda interna del Sud attiva circa il 14% del Pil del Centro-Nord - ha detto Conte -. Ecco perché ritengo un pilastro fondamentale di questa strategia per il rilancio degli investimenti il Piano strutturale di interventi per il Sud, che il ministro Provenzano sta elaborando e che presenterà prossimamente".

Conte ha poi ricordato le misure all'interno del Piano ''già presenti nella legge di bilancio'', con riferimento a Quota 34 ''per il riequilibrio territoriale degli investimenti pubblici'', al Fondo per le infrastrutture sociali e ai contributi destinati ai Comuni del Sud. Sul fronte degli incentivi, Conte ha fatto riferimento al fondo 'Cresci al Sud', e all'ampliamento della platea dei beneficiari di 'Resto al Sud'. ''Altre misure saranno ricomprese nel nostro piano strutturale destinato ad essere realizzato nei prossimi anni'', ha poi assicurato.

"Con le forze politiche ci ritroveremo a gennaio per mettere a punto e cercare di programmare un significativo intervento in termini di accelerazione della spesa di investimenti e di misure per renderla più efficace" ha detto, sempre a quanto si apprende, il premier. ''Il tema degli investimenti non è solo legato alle dotazioni finanziarie a disposizione'' ma anche ''a una capacità di spesa più efficace - ha rimarcato -. Dobbiamo cercare di introdurre anche forme innovative di partenariato pubblico-privato, su questo possiamo fare di più e meglio. Va assolutamente semplificato il quadro normativo e regolatorio e più in generale dobbiamo snellire i processi amministrativi e ridurre la burocrazia'' ha concluso Conte, rinnovando l'apertura al confronto con i sindacati.


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