Tabacci su Monte dei Paschi di Siena: "Affermare distinzione tra fondaioni e banche"

01 Febbraio 2013   17:01  

"Penso che sara' bene affermare un principio di distinzione totale tra il ruolo delle fondazioni e quello della gestione delle banche. Le stesse devono essere gestite nell'interesse non solo dei risparmiatori ma anche di coloro che vanno a chiedere soldi avendo il titolo per farlo come le famiglie e le imprese".

Lo ha detto all'Aquila, commentando il 'caso' giudiziario del Monte dei Paschi di Siena, Bruno Tabacci del Centro Democratico che ha aggiunto: "sono tra i pochissimi che in questi anni ha fatto battaglie vere sul tema della trasparenza del sistema bancario italiano uscendo spesso sconfitto".

"Ricordo per tutti - ha aggiunto Tabacci - il contrasto con il governatore della Banca d'Italia, Fazio, che autorizzo' le due scalate incrociate, da un lato su Antonveneta e dall'altro sulla Bnl, quindi dal punto di vista politico non ho alcun problema a riconoscere i termini essenziali della questione.

Gli incroci tra politica e banche sono stati molto pesanti e nel caso di Siena davvero esagerati e al limite dello scandalo ma che i partiti abbiano tentato di arruolare banchieri in questi anni ce n'e' per tutti.

Potremmo cominciare con la Lega Nord - ha detto sempre Tabacci - che attraverso Tremonti voleva mettere le fondazioni sotto il controllo degli enti locali per cui Siena in realta' ha avuto dei padri ispiratori molto precisi. La stessa Lega ha dato vita all'esperienza di Credieuronord una banca che e' finita nel disastro dopo cinque operazioni, si sono mangiati il capitale sottoscritto da 20 mila camice verdi padane.

Poi avevano Ponzellini alla Banca Popolare di Milano; non parliamo di Berlusconi che con la Popolare di Lodi aveva tentato la scalata con Ricucci al Corriere della Sera".


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