Tagli al sociale, amministratori e operatori in piazza contro la Regione a Pescara

20 Maggio 2011   15:34  

Questa mattina, presso la presidenza della giunta regionale, in viale Bovio a Pescara, i sindaci abruzzesi, gli Enti d'Ambito Sociale, le cooperative e gli operatori del settore hanno manifestato contro i tagli al sociale operati dalla Regione Abruzzo.

"La dimensione dei tagli effettuati - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali del Comune di San Salvo Angela Di Silvio - che andranno a penalizzare fortemente le fasce sociali piu' deboli, va da un minimo del 35 per cento per Ambiti come il nostro che comprende Comuni con una maggiore popolazione residente, ad un massimo del 70 per cento, paradossalmente proprio per gli Ambiti dei Comuni dell'entroterra con un'elevata percentuale di anziani su una popolazione complessiva inferiore".

Gli Ambiti Sociali della Regione Abruzzo, che in questi giorni si apprestano ad approvare il Piano di Zona 2011/2013, rischiano insomma di non poter piu' garantire i servizi che sembravano ormai consolidati da anni.

"Con questa iniziativa - ha dichiarato il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese - vogliamo riaprire il confronto con la giunta regionale per evitare sia i tagli ai servizi rivolti alle persone piu' bisognose, dai diversamente abili agli anziani e all'infanzia, sia l'ulteriore aumento della disoccupazione tra gli operatori del sociale. Martedi' 31 maggio ci mobiliteremo in sede di Consiglio regionale e continueremo a chiedere una ridistribuzione delle risorse piu' razionale che non scarichi i costi della crisi sulle fasce sociali piu' deboli".

"Nel piano sociale regionale L’Aquila subirà un taglio di 300mila euro e a pagarne le conseguenze saranno le categorie più deboli, anziani, disabili e minori" dice l’assessore comunale dell’Aquila alle Politiche Sociali, Stefania Pezzopane, che è intervenuta oggi alla manifestazione di Pescara contro i tagli del sociale.
"Con me erano presenti tanti altri amministratori e sindaci dei comuni del cratere, a testimoniare i già gravi disagi che la popolazione è costretta a sopportare e che l’emergenza sociale in questo modo si aggraverà ancora di più.
Ma l’amarezza è ancora più grande perché a Pescara non siamo stati ricevuti da nessun esponente della Regione Abruzzo. Una totale mancanza di sensibilità istituzionale che ci lascia allibiti. Il Piano Sociale regionale non prevede finanziamenti per l’emergenza sociale post terremoto, né tanto meno ci sono risorse per l’inclusione sociale, prevista invece nel precedente documento.
Abbiamo stimato che per soddisfare le reali esigenze del territorio, la Regione avrebbe dovuto stanziare solo per L’Aquila 600mila euro in più, invece ne taglia 300mila. Se consideriamo che sono 112 le famiglie a L’Aquila senza fissa dimora, quindi persone con disagi sociali gravi, ci si rende conto di quali difficoltà stiamo parlando.
La Regione scarica sui più deboli i costi della crisi, I tagli ci costringeranno a ridurre i servizi".


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore