Tagli della Regione ai fondi per il sociale: è rivolta

17 Giugno 2011   13:29  

Impietosa rassegna delle reazioni politiche degli ammnistratori locali ai tagli della Regione Abruzzo dei fondi per il sociale

L'assessore dell'Aquila Stefania Pezzopane: ''Chiodi e Gatti battano un colpo''

"Sul piano sociale di zona il Presidente della Regione Chiodi e l'assessore Gatti battano un colpo. Se la Regione non torna sui suoi passi, ci saranno tagli massacranti su molti servizi sociali che il Comune dell'Aquila sara' costretto a ridurre per carenza di risorse".

A rilanciare l'allarme e' l'assessore alle politiche Sociali Stefania Pezzopane, che ieri ha tenuto una riunione con CGIL-CISL-UIL e UGL per concertare le azioni del piani sociale di zona. "La questione riguarda tutti i comuni abruzzesi, ma e' evidente che tagliare a L'Aquila e al cratere equivale ad un'azione criminale- commenta l'assessore- I tagli che la Regione Abruzzo apportera' al Comune dell'Aquila nel triennio 2011/2013 si stima saranno di 350mila euro per i servizi sociali ai disabili.

A rischio sono i servizi piu' qualificanti per i disabili, come il trasporto da e verso strutture riabilitative, gli interventi di inclusione sociale per i disabili e per la salute mentale, il servizio di supporto nei centri estivi. Ma non e' tutto.

La Regione taglia anche per le politiche ai minori, diminuendo lo stanziamento dal 44% al 12%. Il Comune intende far fronte a questi tagli con risorse proprie. Tuttavia lo scenario e' preoccupante- prosegue l'assessore- La condanna e la preoccupazione e' stata unanime anche da parte dei sindacati, che nel siglare il verbale d'intesa hanno stigmatizzato l'atteggiamento della Regione.

Proseguiremo insieme le azioni di mobilitazione contro questo accanimento nei confronti delle fasce sociali piu' deboli".

Comunità Marsica Uno: ''Saremo costretti a tagliare servizi essenziali''

Tagli del 60 per cento sui fondi del Piano sociale destinati alla Comunita' montana Marsica Uno. I sindaci sono sul piede di guerra e parlano di una situazione che mette a rischio servizi importanti per le persone piu' deboli. Dure accuse al Piano della Regione arrivano dal consigliere provinciale Lorenzo Berardinetti (Pd), sindaco del Comune di Sante Marie.

La conferenza dei sindaci si e' tenuta ieri e ha dovuto fare i conti con una riduzione di fondi senza precedenti.

"Numerosi e importanti servizi degli anni precedenti per gli anziani, le associazioni e i cittadini piu' deboli dovranno essere tagliati", spiega Berardinetti, "le cooperative sociali non potranno piu' lavorare, e anche prestazioni come il telesoccorso rischiano di non partire. La Regione ha tagliano in modo incosciente fondi necessari a un territorio montano che gia' sta facendo i conti con lo smantellamento del sistema sanitario e dei reparti all'ospedale di Avezzano. Questo alla Comunita' montana", conclude il consigliere provinciale Berardinetti, "e' l'ultimo pericoloso affondo di questo governo regionale contro il territorio". I consigli comunali dovranno approvare il Piano entro il 25 giugno.

Il sindaco di Villamangna: ''Dovrò aumentare le tasse''

Il sindaco di Villamagna, Paolo Rosario Nicolo', non esclude la possibilita' di dover ricorrere in futuro a una maggiore tassazione sui cittadini per sopperire ai tagli previsti dalla Regione per la spesa sociale. L'amministrazione comunale ha gia' apportato delle variazioni in bilancio nel tentativo di reperire risorse da destinare ai servizi essenziali. "Purtroppo - aggiunge Nicolo' - ad oggi non conosciamo nemmeno l'entita' della somma che sara' stanziata per il sociale. Insomma, siamo davanti a un vicolo cieco".

Alla luce della grave condizione che si prospetta ai cittadini di Villamagna, il sindaco convochera' un Consiglio comunale aperto incentrato sulla vicenda e al quale saranno chiamati a dire la loro anche i sindaci dell'Unione dei Comuni delle Colline Teatine e dell'ente d'ambito territoriale sociale 'Foro-Alento'. "Dobbiamo difendere i nostri cittadini - dice Nicolo' - e per questo non escludo la possibilita' di ricorrere in extremis anche a soluzioni drastiche". Secondo il primo cittadino, gli interventi della Regione sono privi di prospettiva, che stanno seriamente compromettendo la possibilita' di garantire attraverso i servizi livelli dignitosi di vita.

La scelta di ridimensionare in maniera netta i finanziamenti tradizionalmente destinati al sociale pone, infatti, in seria difficolta' i piccoli Comuni. Una situazione che, giorno dopo giorno, si fa sempre piu' insostenibile e che ha spinto pertanto il primo cittadino di Villamagna a denunciare le conseguenze registrate nella sua cittadina all'indomani delle azioni di contenimento. A pagare in prima persona i disagi derivanti dalla riduzione dei servizi soprattutto anziani e ragazzi diversamente abili, che si sono visti negare la possibilita' di accedere alle strutture sociali nella misura finora garantita. "Se in precedenza era consentito usufruire cinque volte alla settimana dell'assistenza nelle strutture preposte per i ragazzi disabili - spiega meglio Nicolo' - adesso solo due giorni su sette".

Secondo quanto dichiarato da Nicolo', il mancato accesso ai servizi preposti avrebbe influito negativamente sulle condizioni dei portatori di handicap. Non solo. "La cosa sconcertante - continua il sindaco di Villamagna - e' l'essere costretti a sottoporre i pazienti dai 20 ai 30 anni a una visita medica sommaria per valutarne i margini di miglioramento. Quale dolore dover poi chiedere alle loro famiglie, in caso di mancati progressi, di rivolgersi a un centro sociale o di preferire la propria casa, perche' quelle strutture non possono piu' accogliere i loro figli".


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