"Il buon D'Amico spalanca alla collettivita' abruzzese lo scenario peraltro credibile della bancarotta e paventa nuove tasse e ticket per sostenere la spesa sanitaria, ma dov'era l'ineffabile assessore quando in Consiglio regionale s'approvavano bilanci che erano scatoloni vuoti o quando le tasse imposte agli abruzzesi per centinaia di milioni di euro sono finite su tutt'altre linee di spesa e non a ripiano di quella sanitaria?". Lo chiede in una nota Giuseppe Tagliente, Consigliere regionale di Forza Italia all'Assessore regionale al Bilancio Giovanni D'Amico, all'indomani della conferenza stampa nella quale ha lanciato il grido d'allarme per i conti regionali. "Troppo facile,ora - attacca Tagliente - lanciare appelli e mostrarsi afflitti; per tre anni D'Amico e' stato il silente contabile di tutte le operazioni condotte dalla Giunta regionale, impedito perfino in Consiglio regionale della possibilita' di spiegare il senso delle stesse, ai Consiglieri di maggioranza come d'opposizione. Oggi - aggiunge Tagliente - che c'e' un commissario governativo per il deficit sanitario, scopre il senso di responsabilita' e il dovere di avvertire le parti sociali. Molto meglio avrebbe fatto a parlare a tempo debito e se possibile a far pesare le prerogative del suo ruolo, anziche' - conclude Tagliente - mettersi supinamente a servizio di logiche di potere che non perseguivano l'interesse collettivo".
(AGI)