Tangenti, "Nessuna solidarietà dal Pdl". E la Stati se ne va

L'ex assessore lascia il partito in polemica

02 Settembre 2010   12:41  

L'ex assessore alla Protezione civile della regione Abruzzo, Daniela Stati ha annunciato che lascera' il gruppo consiliare del Pdl alla regione per iscriversi al gruppo misto. L'annuncio e' avvenuto durante una conferenza stampa convocata nel quadro dell'inchiesta sulle presunte regalie nell'ambito degli appalti per la ricostruzione post-terremoto all'Aquila. La Stati si era dimessa dalla giunta regionale perche' indagata nell'ambito dell'inchiesta.

"Mi ritrovo coinvolta - ha detto Daniela Stati in conferenza stampa - in una vicenda assurda, ma non ci sono atti. Chiedo che l'inchiesta, per competenza territoriale, venga spostata alla Procura di Avezzano per non farci passare come sciacalli all'Aquila. Non ho mai ricevuto solidarieta' dai miei colleghi del Pdl regionale e decido di lasciare il gruppo del pdl e andare al gruppo misto in consiglio regionale". La Stati ha poi affermato: "Abruzzo Engineering (non e' una societa' che fa costruzioni, e' una societa' in house della Regione. Se si usera' ancora al riguardo la parola sciacallaggio faro' delle denunce. Non ho mai favorito nessuno, ne' mai affidato un euro di lavoro, ne' fatto una delibera che assegna denaro. Nel 2008 c'e' una delibera di del Turco che stabilisce il ruolo di Abruzzo Engineering legato ad attivita' di protezione civile. Ci hanno tolto il rispetto arrestando una famiglia intera, ma non c'e' niente, non c'e' un atto firmato. Cialente ha detto che ha fatto affidare i lavori ad Abruzzo Engineering, ma come mai allora - ha chiesto la Stati - nessuno lo ha chiamato? Berlusconi ha fatto un'ordinanza a favore della societa'. Chiedo che venga qui in Abruzzo Berlusconi a confermare che io non ho mai chiamato lui o fatto pressioni al riguardo. All'interno di questa coalizione non ci sono valori. Leggo che Luca Ricciuti e' uno dei papabili assessori. E il padre e' responsabile della Selex. I miei migliori auguri a lui. Chiedo che Berlusconi venga in Abruzzo a capire come mai la donna piu' votata in Abruzzo si dimetta. A lui non ho mai fatto richieste. Mai fatta una delibera che potesse mettere in difficolta' qualcuno. Per Abruzzo Engineering io ho chiamato Chiodi ma mai Berlusconi. Se avessi potuto farlo - ha concluso - mi sarei fatta mettere a posto della Carfagna o al limite della Pelino".

"La decisione di Daniela Stati di lasciare il PdL mi rattrista. Non la condivido e, per quello che mi riguarda, sia nei comunicati stampa che nei comportamenti privati, la mia vicinanza non le e' mai mancata". Lo afferma in una nota il senatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano.
"Tuttavia - aggiunge - posso comprenderla, perche' i momenti che ha vissuto e vive sono particolarmente difficili, tanto da determinarla a una reazione che forse, a mente fredda, non avrebbe assunto. Mi auspico, in ogni caso, che gia' nelle prossime settimane, recuperando la necessaria serenita' e l'entusiasmo che la contraddistingue, possa tornare sui suoi passi".

Pastore annuncia interrogazione parlamentare. "Apprendo con sommo rammarico delle annunciate dimissioni dal Pdl di Daniela Stati. Comprendo pero' l'amarezza che puo' averla spinta ad un gesto di protesta verso un trattamento mediatico e giudiziario che ha pochi precedenti, non certo imputabili a colleghi e amici di partito. Spero si tratti di una decisione non definitiva e preannuncio la presentazione di un'interrogazione parlamentare su una vicenda che oserei definire kafkiana". Lo afferma in una nota il senatore del Pdl, Andrea Pastore.


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