Tangenti Pescara: sfilano in aula i testimoni dell'ex sindaco D'Alfonso

16 Gennaio 2012   19:14  

Le deposizioni dei testimoni citati dalla difesa dell'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, del suo ex braccio destro Guido Dezio e del suo ex portavoce Marcco Presutti, al centro, oggi, del processo sulle presunte tangenti al Comune di Pescara, che conta 24 imputati.

Sul banco dei testimoni e' salita, in mattinata, una ex dipendente del Comune, l'avvocato Daniela Sita', citata dal difensore di Presutti. La donna ha riferito ai giudici del collegio pescarese, presieduto da Antonella Di Carlo, sull'attivita' istituzionale riguardante il Comune svolta all'interno del comitato elettorale di Piazza Unione. "Questa attivita'- ha spiegato- veniva svolta al di fuori del periodo della campagna elettorale. Il Comitato veniva aperto per imbustare le lettere riguardanti comunicazioni di natura istituzionale indirizzate ai cittadini. Ad occuparsi di questo, spontaneamente, a titolo volontario, erano ex dipendenti comunali, pensionati, amici.

Bisognava solo assemblare il materiale cartaceo:buste e lettere che arrivavano dentro dei plichi. Io ero tra queste persone: al di fuori dell'orario di lavoro, in genere tardo pomeriggio o sera, mi faceva piacere offrire la mia collaborazione. Per noi non era un lavoro ma un momento di incontro". La testimone ha aggiunto di non aver mai incontrato Marco Presutti all'interno del comitato e ha poi parlato dei manifesti di natura istituzionale "alcuni volontari si occupavano dell'affissione negli spazi autorizzati. Mi e' capitato di vederli affissi anche in posti non autorizzati".

Gli altri argomenti riferiti dalla ex dipendente comunale hanno riguardato l'ex cerimoniere del sindaco: "si occupava - ha detto- dell'organizzazione materiale e dell'ottima riuscita degli eventi". La donna ha inoltre aggiunto di aver sempre visto l'ex sindaco a bordo delle macchine del Comune. Subito dopo ha testimoniato l'ex assessore regionale alla sanita' ed ex segretario regionale della Margherita, Bernardo Mazzocca. Il teste ha raccontato di conoscere Presutti da almeno venti anni per una comune militanza politica: "abbiamo fatto un percorso politico comune.

Quando ero segretario della Margherita ha collaborato con me occupandosi dell'attivita' pubblicistica, come ad esempio l'estensione di comunicati stampa". L'ex assessore ha ricordato anche di aver proposto, nel periodo della nascita del Pd, la candidatura di Presutti alla guida del partito durante la fase di transizione. Mazzocca ha inoltre riferito dell'attivita' svolta da Dezio all'interno del partito come militante. Dopo l'ex assessore e' stata la volta del caposervizio del Messaggero Paolo Mastri e dell'ex direttore de Il Centro Antonio Del Giudice, che hanno riferito dell'attivita' svolta da Presutti in qualita' di portavoce del sindaco e della Fondazione Europa Prossima. Nello specifico i due hanno parlato di una divulgazione puntuale e minuziosa dell'attivita' istituzionale attraverso comunicati stampa e manifesti e dei convegni promossi dalla Fondazione.

Nel pomeriggio sono stati ascoltati i testimoni citati dalla difesa dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso. In particolare l'ex assessore della prima giunta D'Alfonso, Carmine Ciofani, ha parlato dei rapporti con Marco Presutti. Il teste ha detto di aver avuto dall'ex portavoce del sindaco un aiuto di "natura intellettuale" nella organizzazione di alcune iniziative. Ciofani ha anche sostenuto che Presutti non si occupava degli aspetti burocratici, vale a dire, dei pagamenti e delle fatturazioni. Circostanza confermata da un altro testimone, Massimo Luciani, ex assessore alle politiche comunitarie, sempre nella prima giunta D'Alfonso. Luciani ha detto di aver avuto con Presutti dei rapporti relativi alla comunicazione. Tra gli argomenti trattati i viaggi istituzionali all'estero. Luciani ha riferito che i mezzi di trasporto utilizzati erano diversi , tra questi anche voli aerei messi a disposizione dalle compagnie Air Italy ed Air One. L'ex assessore ha inoltre detto di non aver mai subito o saputo di pressioni da parte di D'Alfonso e Dezio.

Dopo Ciofani e Luciani e' salito sul banco dei testimoni Matteo De Leonardis. Il teste durante l'amministrazione D'Alfonso ha avuto rapporti con l'ente per via di un tirocinio sulla comunicazione istituzionale e di una collaborazione. De Leonardis ha riferito di aver lavorato nell'ufficio di Presutti: "l'attivita' svolta da questo ufficio era di natura creativa. Ci si occupava dei rapporti con gli organi di stampa e con le agenzie di comunicazione". Nel corso della deposizione si e' tornato a parlare in aula degli incontri di D'Alfonso all'interno del garage del Comune e dell'hotel Duca d'Aosta, dell'agenda del sindaco e di un fax alla tipografia Brandolini. Su queste vicende l'ex primo cittadino ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee spiegando di aver introdotto l'agenda del sindaco per far sapere ai cittadini cosa stava facendo e quindi il motivo per cui, in un determinato momento, non era possibile parlarci. Per quanto riguarda gli incontri ha sostanzialmente sostenuto che, avendo i minuti contati, gli accadeva di parlare con le persone dove capitava. Relativamente al fax ha detto che era legato al ritardo nella stampa dei manifesti riguardanti l'inaugurazione dell'ex Aurum e, dunque, alla preoccupazione che potesse saltare un grande evento. 


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