Tangenti Spoltore, lo zio di Ranghelli scrive a Napolitano: "Riconsegno l'onorificenza di Cavaliere"

11 Agosto 2011   13:11  

"Profondamente rammaricato, Le scrivo per chiederLe di poter riconsegnare nelle Sue mani la nomina onorifica a Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, rilasciatami in data 2 giugno 2003, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con iscrizione nell’elenco dei Cavalieri Nazionali al n. 134586 serie IV".

Inizia così la lettera scritta al Capo dello Stato da Giuseppe Ranghelli, zio di Franco, sindaco dimissionario di Spoltore coinvolto nella bufera giudiziairia che ha scoperto un giro di presunte tangenti.

"Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione - scrive ancora - sono legate alla vicenda giudiziaria in cui è stato coinvolto mio nipote, Franco Ranghelli, sindaco della Città di Spoltore. Nonostante il grande rispetto e la profonda ammirazione che nutro per Lei e per le Istituzioni della Repubblica Italiana, sono immensamente deluso dalle modalità con cui è stata portata avanti, da parte della Procura di Pescara, l’inchiesta riguardante l’Amministrazione del Comune di Spoltore.

Le chiedo, perciò, di accettare la riconsegna della Nomina, come segno di solidarietà verso amministratori, che, con amore e dedizione, hanno cercato di fare il bene della propria città, e come segno di sfiducia verso chi è chiamato a controllare l’operato dei suddetti.

E mi chiedo - conclude Giuseppe Ranghelli -  chi è chiamato a verificare l’operato dei 'controllori', che, in quanto uomini, potrebbero essere indotti, anch’essi, all’errore?"


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